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Elezioni regionali, caos nel Pd: De Luca pronto a correre da solo

Scontro interno tra renziani e deluchiani sulle mosse del primo cittadino di Salerno, pronto a sfidare di nuovo Caldoro dopo la sconfitta del 2010

Veleni, gelosie, rivendicazioni. E' caos nel Partito Democratico, che, a meno di un anno dalle elezioni regionali, non ha ancora deciso le modalità con cui individuare il candidato che dovrà sfidare il presidente della Regione uscente Stefano Caldoro. C'è chi punta alle primarie, chi attende la prossima mossa di Matteo Renzi, chi prova a costruire un'alternativa alla classe dirigente del passato (i quarantenni del partito) e chi, invece, come Vincenzo De Luca è già in campagna elettorale. Il sindaco di Salerno, già sconfitto da Caldoro nel 2010, sta incontrando da mesi amministratori locali, sindaci e dirigenti politici di tutti gli schieramenti tutte le province campane.

Il suo obiettivo, infatti, è quello essere pronto nel caso in cui si dovessero svolgersi le primarie del Pd per la scelta del candidato governatore. Ma è proprio il suo movimentismo che sta creando non pochi malumori all'interno del partito: "Non può fare campagna elettorale da solo, perchè non è detto che sia lui il candidato e soprattutto senza che sia stato avviata qualunquo percorso per l'individuazione del candidato" è la posizione di molti esponenti democrat. Di qui il richiamo della segretaria regionale Assunta Tartaglione ad evitare "tweet e veleni" e a dire "basta polemiche ferragostane", la quale difende la Fonderia organizzata dal gruppo renziano dei quarantenni per scegliere il programma per la Regione. La manifestazione si svolgerà a Bagnoli e vedrà la presenza anche di due importanti ministri renziani.

Ma De Luca prosegue per la sua strada e - da quanto si apprende - avrebbe pronte già tre liste civiche per candidarsi alla presidenza della Regione. Con o senza le primarie, con o senza il Pd.

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