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ESCLUSIVA/Elezioni regionali 2015, Del Duca: "De Luca candidato autorevole per vincere"

Il segretario provinciale del Partito Socialista illustra la posizione del suo partito in vista delle prossime competizioni elettorali

"Quella di Vincenzo De Luca mi sembra senz’altro una candidatura autorevole, che garantisce concrete possibilità di riportare il centro-sinistra al governo della Regione Campania". Lo afferma, in un'intervista esclusiva a Salernotoday, il giovane segretario provinciale del Partito Socialista Silvano Del Duca, reduce dal successo della Summer Camp organizzata dai giovani socialisti al Mediterranea Hotel di Salerno lo scorso fine settimana.

Segretario Del Duca, un bilancio di questo weekend targato giovani socialisti?

Il Summer Camp nazionale dei Giovani Socialisti che la federazione salernitana ha avuto l’onore di ospitare si chiude con un bilancio estremamente positivo. Tanti giovani provenienti da tutte le regioni d’Italia si sono confrontati - nel corso della due giorni - con importanti dirigenti e parlamentari nazionali ed europei del centro-sinistra, al fine di riportare al centro del dibattito politico nazionale la politica, quella con la P maiuscola, fatta di idee, passione, militanza, impegno. La scelta di celebrare ancora una volta a Salerno la manifestazione socialista è la testimonianza della grande vivacità e dello spirito d’iniziativa del PSI salernitano e della sua organizzazione giovanile

Che messaggio avete voluto lanciare da Salerno al resto dell’Italia e anche al Governo?

Lo slogan di questa edizione del Summer Camp è stato #DaPrecariNonSiVola. Abbiamo voluto denunciare e porre al centro del dibattito il senso di precarietà che pervade la stragrande maggioranza della società italiana, in particolare i giovani. A cominciare dal lavoro, è partito forte da Salerno il monito di riorganizzare il sistema del mercato del lavoro italiano prevedendo il superamento di ogni forma di precariato e maggiori possibilità di accesso soprattutto alle giovani generazioni. Ma tanti altri temi hanno animato la manifestazione: dal dibattito #EuroFuturo, dove si è cercato di immaginare la strada da percorrere per ridare speranza ed un futuro diverso all’attuale Europa della crisi e dell’austerity, al dibattito #GiustiziaSenzaTabù, durante il quale si è cercato di disegnare una riforma della giustizia senza tabù e senza pregiudizi, che consideri irrinunciabile l’autonomia dei magistrati, ma che voglia incidere su alcuni corporativismi e su automatismi che non premiano il merito e la qualità

Tanti gli ospiti arrivati in città. Tra questi il segretario nazionale del suo partito, Riccardo Nencini. Cosa l’ha colpita particolarmente del suo discorso?

Riccardo Nencini ha spaziato a trecentosessanta gradi sui problemi che attanagliano il Paese. Ma due punti mi hanno colpito in particolare. Il primo, rivolto al Paese: trovare un’occupazione a chi non ce l’ha, un concetto chiave espresso da Nencini nel corso della sua intervista e che è la risposta che oggi chiedono milioni di italiani  al Governo Renzi. La crescita dei livelli occupazionali e la riduzione della disoccupazione giovanile sono, infatti, dei punti fissi nell’agenda di governo del PSI. Il secondo, rivolto alla classe politica: le Camere possono prevedere di lavorare anche ad Agosto. Bisogna dare un segnale. Se si chiedono dei sacrifici agli italiani, i primi a farli devono essere coloro che li chiedono, in testa chi ha responsabilità pubbliche. Ci sono infatti troppe riforme in sospeso e troppi provvedimenti da esaminare. La Camera e il Senato hanno la loro autonomia decisionale ed é giusto rispettarla, ma l'ipotesi  di chiudere le camere soltanto una o due settimane al massimo, manderebbe avanti molto lavoro ancora da smaltire, compreso l'iter sullo sblocca-Italia dove ci sono 1mld e mezzo di finanziamenti per le opere pubbliche

Presenti in sala anche diversi esponenti politici quarantenni. Sta emergendo una nuova generazione nel Psi?

Non è una questione anagrafica. La vicenda del rinnovamento e delle nuove classi dirigenti non si può dimensionare a mere rivendicazioni anagrafiche. E lo dice un trentenne. Eppure mi fa piacere sottolineare che il PSI ha da tempo avviato un percorso di rinnovamento della sua classe dirigente, grazie ad una precisa volontà della segreteria Nencini, che ha sempre riposto fiducia nei confronti di tanti giovani dirigenti ed amministratori locali che quotidianamente, senza rendite di posizione ed autoreferenzialismi, operano sui territori per urlare con forza le battaglie che ancora oggi i socialisti mettono in campo, al fine di ridare speranza e futuro all’Italia

All’orizzonte ci sono le elezioni regionali. Qual è la posizione del suo partito: siete per la convocazione delle primarie?

Laddove risulta proprio impossibile fare sintesi e condividere un candidato, il Psi è da sempre favorevole all’utilizzo delle primarie come momento di partecipazione democratica, che consente all’elettorato di scegliere la persona più giusta e capace di rappresentare bisogni, necessità e speranze. Per questo, il Psi darà il suo importante contributo, se il Pd campano, che è il partito di maggioranza relativa della coalizione di centro-sinistra, riterrà di percorrere questa strada.

Si sta discutendo molto in questi giorni sulla possibile ridiscesa in campo di Vincenzo De Luca. Il Psi è pronto a sostenerlo nella corsa alla Regione?

Come ho appena affermato, la vicenda della scelta del candidato Presidente è una prerogativa in primis del Partito Democratico. Non intendo entrare nelle vicende interne al Pd. Ma quella di Vincenzo De Luca mi sembra senz’altro una candidatura autorevole, che garantisce concrete possibilità di riportare il centro-sinistra al governo della Regione Campania.

Il prossimo anno si voterà anche per le elezioni comunali. Torneranno al voto comuni importanti come Eboli, Cava, Angri ecc.. Sarete nuovamente alleati del Pd?

In questi mesi in cui ho avuto l’onore di guidare il Psi salernitano, ho voluto fortemente consolidare uno stretto rapporto di collaborazione con le altre forze del centro-sinistra e soprattutto con il Pd guidato dal segretario provinciale Nicola Landolfi, rilanciato dal patto federativo siglato da Renzi e Nencini nel corso delle ultime elezioni europee e che ha visto il Pd aderire alla famiglia dei socialisti europei. Abbiamo iniziato in questi mesi a creare un’unica piattaforma comune con alla base i valori progressisti e riformisti che ci accomunano. Continueremo a lavorare congiuntamente, mantenendo ognuno la propria autonomia, per governare insieme anche nelle amministrazioni locali.

Ultima domanda. Una ragione per cui un giovane dovrebbe credere ancora nel Psi?

Rispondo a questa domanda utilizzando un post pubblicato su facebook da un giovane socialista che, di ritorno dall’esperienza vissuta durante la due giorni del Summer Camp, scriveva: “Siamo un esercito di sognatori, per questo siamo socialisti”.

  

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