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Faccia a faccia De Luca - Bassolino: accordo in vista delle elezioni regionali?

I due storici nemici politici del centrosinistra si sono incontrati ieri sera a Palazzo di Città a margine della presentazione del libro dell'ex governatore campano "Le Dolomiti di Napoli"

“Non c’è nessuna svolta Salerno ci bastano le due che abbiamo già avuto”. Con queste parole l’ex governatore campano Antonio Bassolino è intervenuto a Palazzo di Città al fianco dello storico nemico politico Vincenzo De Luca per presentare il suo libro Le Dolomiti di Napoli. Del resto anche il primo cittadino di Salerno ha smorzato il desiderio di gossip dei cronisti: "Perdete tempo, qui oggi ragioniamo solo di un libro". Sarà ma i due storici nemici politici del centrosinistra campano hanno avuto un lungo incontro privato. Di cosa avranno parlato? Sicuramente anche delle imminenti elezioni europee, durante le quali De Luca avrebbe garantito il proprio sostegno politico all’europarlamentare napoletano uscente Andrea Cozzolino, bassoliniano di ferro, in cambio di un appoggio politico da parte di Bassolino dei suoi fedelissimi in vista della sua corsa verso Palazzo Santa Lucia. E’ noto, infatti, il primo cittadino salernitano abbia intenzione di sfidare Caldoro alle elezioni regionali 2015.

“Abbiamo combattuto battaglie da uomini liberi nei confronti delle comunità che rappresentavamo. Di questi tempi è difficile immaginare due uomini liberi” ha affermato De Luca puntando l’incide proprio contro Caldoro: “Se guardo oggi alla Regione Campania: buone maniere e cattivi comportamenti. Sulla metropolitana hanno messo in atto un delitto politico. Non hanno neppure la sensibilità di telefonare per dire che sta succedendo. Atteggiamento talmente demenziale e irresponsabile che si fa fatica a capire”. Poi il sindaco di Salerno ha aggiunto: In politica l’ambizione è indispensabile ma non deve essere distruttiva di altre energie e a condizione che l’avanzamento personale sia dentro un avanzamento collettivo. Senza questo è pura degenerazione. Il carattere è il demone dell’uomo. Al di là di tutte le differenze rimaniamo accumunati, uomini che hanno deciso di non essere gregari di nessuno, uomini liberi”.

Subito dopo ha preso la parola Bassolino: “Non c’è nessuna svolta nè un patto di Salerno, ci bastano le due svolte che abbiamo già avuto, una nel ’44, che consentí di avviare un processo di costruzione di un’Italia democratica e quella del 1980 prima a Raito e poi a Contursi. Tra me e De Luca – ha  chiarito – ci sono state e, aggiungo, ci sono e continueranno ad esserci differenze perchè noi siamo diversi per tanti aspetti, ma abbiamo cercato e cercheremo sempre di muoverci dentro il partito, per fare politica. Vincenzo De Luca dice che siamo uomini liberi, io dico che ognuno ha il proprio carattere e la propria personalità, legati sempre da rispetto istituzionale e personale”.

Per l'ex governatore ”il Sud conta molto poco nel governo e conta molto poco anche nel Pd, nel sindacato, in Confindustria, in tutti i grandi momenti di rappresentanza nazionale”. ”E se conta poco vuol dire che noi stessi, culturalmente e politicamente, dobbiamo rilanciare il tema del Mezzogiorno. La cosa facile al Sud è scassare; cosa più difficile è costruire. Se Emiliano avesse fatto il ministro e Vincenzo De Luca il viceministro – ha concluso – sarebbe stata una giusta scelta politica, molto utile per il Sud”.

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