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Fondazione Ravello, la Regione nomina commissario Antonio Naddeo

L'ira del sindaco Vuilleumier: "C'erano tutti gli elementi per eleggere democraticamente il presidente della Fondazione. Sono state prevaricate le più semplici regole della democrazia"

Dopo settimane di stallo, condite da scontri e polemiche sull’elezione dei nuovi vertici dell’Ente,  la Regione Campania ha nominato Antonio Naddeo nuovo commissario della Fondazione Ravello. Il neo commissario ha un curriculum di tutto rispetto: è capo dipartimento dell'Ufficio di Segreteria della Conferenza permanente dei rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. Come tale collabora con Stefano Caldoro, vicepresidente della Conferenza per le Regioni. Inoltre è anche consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 2005 ed è stato in passato capo dipartimento della Funzione Pubblica dal 2006 al 2014, con i ministri Nicolais, Brunetta e Patroni Griffi.

"La sua nomina, che chiude un percorso aperto dalla delibera della giunta regionale campana e conseguente avvio delle procedure di formalizzazione dell'atto risponde  - si legge nella nota inviata dalla Fondazione - alla legge sul controllo delle attività della Fondazione secondo la quale la Regione Campania si pone quale unico referente giuridico avente facoltà, oltre che obbligo, di verificare e assicurare lo svolgimento delle funzioni statutarie della Fondazione stessa. La nomina del commissario - prosegue la nota - è finalizzata, dunque, ad impedire che la Fondazione subisca nocumento da una situazione di stallo istituzionale. Il commissario della Fondazione Ravello dovràgarantire, dunque, prioritariamente e monocraticamente il corretto svolgimento delle attività dell'istituzione".

Critico il sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier : “Mi sembra che non vi sia stata una tutela del corretto svolgimento delle attivita', quanto una vera e propria prevaricazione. C'erano tutti gli elementi per eleggere democraticamente il presidente della Fondazione. Cosa che non è stata fatta. Sono state prevaricate le più semplici regole della democrazia. E' stato impedito, infatti, il corretto svolgimento del normale iter per la nomina del presidente. Non mi sembra neanche - rimarca il sindaco - che vi siano le condizioni di urgenza che giustifichino questa scelta. In ogni caso mi auguro - conclude il sindaco - che tale scelta possa consentire di superare questa situazione di stallo e si vada avanti. Staremo a vedere".

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