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Fonderie Pisano, Forte e Bassano: "Vengano chiuse, i candidati a sindaco predano posizione"

Intanto, il deputato del Movimento Cinque Stelle Nicola Provenza ha presentato una nuova interrogazione parlamentare sulla questione

Il presidente dell’associazione “Salute e Vita” Lorenzo Forte e il presidente di Help Tutela e Sostegno dei Consumatori Nadia Bassano intervengono sull’inquinamento ambientale a Salerno. “L’aria in questi giorni è tornata ad essere irrespirabile, da ieri la fabbrica ha riaperto e immediatamente siamo stati raggiunti da centinaia di segnalazioni da parte dei cittadini, riguardanti le esalazioni provenienti dalle Fonderie Pisano. Se è ingiusto pensare che una comunità intera debba subire un attacco insensato ad un bene prezioso, quindi all’aria che respira, ancor più ingiusta ed immotivata è l’assenza di un’azione risolutoria da parte di quelle istituzioni che hanno il preciso dovere di tutelare la qualità della vita dei cittadini”.

La polemica

Forte e Bassano prendono di mira il Comune: “Carente è stata e continua ad essere l’amministrazione comunale, ai limiti della complicità assoluta con il sistema degli inquinatori”. Per questi motivi chiedono al sindaco Vincenzo Napoli di predisporre ed emanare “un’ordinanza contingibile ed urgente per la chiusura delle Fonderie Pisano, nella sua qualità di rappresentante della comunità. Il sindaco, come previsto dall’art. 50 del T.U.E.L., in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale ha il potere di emanare tali ordinanze.” L’ordinanza richiesta “si sarebbe dovuta già predisporre a seguito della presentazione dello studio Spes che ha evidenziato gravissime criticità, certificando un disastro ambientale, con presenza di inquinanti nelle matrici ambientali in alcuni casi superiore cinque volte a quelli riscontrati nella “Terra dei Fuochi”. Nel sangue dei cittadini salernitani è stata riscontrata e scientificamente accertata la presenza di mercurio, cadmio e diossina proveniente dalle Fonderie Pisano”.In questo periodo di campagna elettorale chiedono anche a chi si candida a governare la città di prendere una posizione rispetto a tale vicenda. “Noi la nostra posizione ce l’abbiamo ed è chiara: chiusura delle Fonderie Pisano e presa in carico dei lavoratori da parte delle istituzioni! I mille candidati al consiglio comunale e i candidati alla carica di Sindaco, che poco o nulla hanno detto sino ad oggi su questa vergognosa vicenda, hanno il dovere di schierarsi affinché i cittadini possano scegliere limpidamente se continuare a respirare morte o puntare a creare una Salerno diversa, una Salerno di tutti. Da una città ostaggio dell’inquinamento atmosferico”.

Il caso in parlamento 

"La mia battaglia a tutela della salute pubblica non si arresta, anzi, continua più forte di prima, attraverso azioni ed atti concreti, in continuità con quanto già portato a termine nella mia attività parlamentare". Lo annuncia il deputato del Movimento 5 Stelle, Nicola Provenza in merito alla vicenda delle Fonderie Pisano di Salerno. "L'immobilismo del sindaco Enzo Napoli è stato imbarazzante e nonostante i dati disponibili non è stata intrapresa alcuna iniziativa di sua competenza", incalza il deputato del Movimento 5 Stelle. “Ho depositato in questi giorni un ulteriore atto parlamentare per sollecitare una valutazione definitiva da parte del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, circa i dati dello studio epidemiologico illustrato in sede parlamentare in data 14 maggio 2021 e quelli emersi dallo studio Spes, reso pubblico il 3 giugno, come peraltro già richiesto nella mia precedente interpellanza urgente del 22 ottobre 2020. L’obiettivo di tale azione parlamentare è quello di consentire alla popolazione interessata di essere adeguatamente e comprensibilmente informata rispetto ai rischi reali per la propria salute connessi alle attività delle Fonderie Pisano. Troppi passaggi opachi hanno ritardato una decisa presa di posizione istituzionale da parte del primo cittadino di Salerno e dall’amministrazione regionale. Abbiamo assistito allibiti a finti esercizi di democrazia partecipata relativamente alla divulgazione dei dati dello studio Spes. Abbiamo constatato il perenne tentativo di deviare l’attenzione rispetto al vero tema legato alle Fonderie Pisano, e cioè la messa in sicurezza di quell’area, l’auspicata bonifica e la successiva destinazione d’uso. In questa vicenda sono mancate trasparenza e tempestività delle azioni, mentre emergeva un pericolo esiziale per i lavoratori e per la popolazione. Abbiamo assistito ad annunci sistematicamente smentiti dalla realtà dei fatti senza che si individuassero soluzioni concrete”, prosegue indignato Provenza. La nostra priorità, come Movimento 5 stelle, resta la tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori. E’ tempo di affrontare e risolvere con determinazione i gravi problemi ambientali e quelli occupazionali. L’amministrazione uscente ha completamente fallito la sua missione su questo tema”, conclude il deputato salernitano.

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