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Intervista a Gaetano Amatruda: "Ecco il futuro di Forza Italia a Salerno"

Il vicecoordinatore provinciale di Forza Italia Gaetano Amatruda sceglie Salernotoday per fare il punto della situazione in vista di un possibile ritorno alle urne per il rinnovo del parlamento italiano. Stoccate a Napoli e ai figli di De Luca

Il vicecoordinatore provinciale di Forza Italia Gaetano Amatruda sceglie Salernotoday per fare il punto della situazione in vista di un possibile ritorno alle urne per il rinnovo del parlamento italiano. Quello di gennaio, però, è stato un mese ricco di polemiche interne alla luce dell’elezione di un solo consigliere provinciale, Gregorio Fiscina, a Palazzo Sant’Agostino.

In queste settimane c’è stato molto fermento in Forza Italia. Non trova?

“Avevano definito Forza Italia il partito di plastica ed oggi scoprono che è una comunità di uomini liberi che si confronta e discute. Non abbiamo un padrone, una caratteristica che hanno altri, non cacciamo chi dissente. Il fermento è passione. E per la politica c'è chi mette in campo la passione e chi le clientele. Noi pratichiamo la prima opzione. Siamo una grande comunità e sono orgoglioso di farne parte. Chi sceglie Forza Italia, a Salerno, oggi sceglie l'impegno e la passione civile. Dedica tempo, che sottrae al lavoro ed agli affetti, alla costruzione di un progetto”. 

E’ innegabile, però, che il risultato delle elezioni provinciali non è stato quello sperato.

“Tutti hanno dato troppa enfasi ad una elezione falsata. Abbiamo contato sui nostri amministratori e non ci sono state grandi sorprese. Il dato politico delle provinciali è uno: noi cresciamo nella società, fra i cittadini. Il centrosinistra si è caratterizzato per le operazioni di trasformismo, per i giochi di palazzo con gli amministratori tergicristallo. Più la vecchia sinistra fa queste operazioni, più offendono gli elettori, più Forza Italia a Salerno cresce. L'insofferenza verso il sistema di potere deluchiano è sempre più evidente. E noi siamo gli unici a denunciarlo, il Movimento 5 Stelle qui non brilla e gli altri hanno poca voce e meno coraggio”. 

C’è chi, come Ciccone e Zitarosa, chiede una riorganizzazione del partito.

“Lo stiamo facendo e tutti hanno diritto di partecipare. Con Enzo Fasano abbiamo avviato questa riorganizzazione, premiando chi ha militanza ed aprendoci a nuove energie. Bisogna continuare ma con una consapevolezza: un partito si rilancia con la organizzazione e soprattutto con la proposta politica. Idee concrete per i giovani, per le famiglie e le imprese”. 

Mara Carfagna, che è stata a Salerno, cosa pensa delle polemiche interne ?

“Mara ha una dimensione nazionale, ha una leadership riconosciuta. È più grande delle questioni locali, lavora per l'unità e ci indica la direzione dei temi concreti”.  

Qual è la Forza Italia che lei immagina?

“Una grande comunità capace di rendere sempre attuale l'intuizione di Silvio Berlusconi. La casa della destra moderna, del cattolicesimo e dei riformisti. Un partito all'americana capace di riunione diverse sensibilità e di fare sintesi su programmi di governo”.  

Al Comune di Salerno sono in pochi a fare opposizione. Come si costruisce l’alternativa?

“Non conta quanti sono. Conta il lavoro ed i nostri consiglieri comunali, che hanno caratteristiche diverse, denunciano le anomalie ed indicano proposte concrete. Non sempre trovano spazio nella informazione ma il loro impegno è prezioso. Tocca a noi, riorganizzando e rilanciando il partito, fare gioco di squadra”.

Cosa non le piace del modus operandi della Giunta Napoli?

“Enzo Napoli è persona perbene ma non ha nessuna autonomia politica. È il sindaco pro tempore della città e non si rende conto, o fa finta di non capire, che presto sarà sacrificato sull'altare dei De Luca. Il resto della giunta, con rare eccezioni, non esiste. Sono teleguidati da una tribuna televisiva, uno spettacolo avvilente”.

Quali sono le critiche che si sente di muovere verso l’attuale amministrazione?

“E' una amministrazione immobile. La macchina comunale alimenta cliente, mortifica il merito. Manca ogni forma di trasparenza. Sono impedite, unico caso in Italia, le dirette streaming. Si lavora per costruire consenso per i soliti noti e non per affrontate i problemi dei cittadini. Le tasse più altre d'Italia, le incompiute, gli sprechi. Questa è Salerno oggi”.

Di cosa hanno bisogno, secondo lei, i cittadini di Salerno?

“Di un progetto nuovo e credibile. Di lavoro per i giovani. Recenti inchieste dimostrano che è la provincia che cresce meno in Campania, qui la crisi è più forte. Non ci sono sbocchi per operai specializzati e laureati. Se ne accorge, in queste ore, anche Piero De Luca. Serve una svolta radicale. Bisogna utilizzare le risorse europee per attrarre investimenti privati e per rilanciare la grande industria. Salerno deve essere città guida di una area più vasta, si deve governare oltre il perimetro amministrativo. Serve rilanciare la zona industriale con i comuni vicini, fermare la grande distruzione che, senza logica, distrugge il commercio. Bisogna difendere il porto con intelligenza, non serve la battaglia sulla proroga della fusione ma garanzie sulla governance e gli investimenti, serve immaginare una strategia per il turismo. In città bisogna ridurre la pressione fiscale. Riorganizzando i carrozzoni delle partecipate, riorganizzando la differenziata e affidando a privati la gestione di alcune attività, dello Stadio Arechi ad esempio”.

E’ noto che con Fdi-An e Noi con Salvini i rapporti non sono come prima Con chi si creare la squadra in vista delle prossime elezioni comunali?

“Con chi ama Salerno. Parlando il meno possibile il politichese. Non dobbiamo obbligare la città ad occuparsi dei problemi dei partiti, è la politica che deve occuparsi dei problemi dei cittadini. Bisogna denunciare, senza esitazioni, il Sistema Salerno ed indicare con la stesa forza il progetto alternativo. Sviluppo, occupazione ed opportunità per tutti, meno tasse. Bisogna archiviare De Luca. Nei primi anni ha fatto cose buone, oggi è alla deriva. Non si fida più di nessuno, blocca tutto, impone i figli. Non hanno più idee e gestiscono solo il potere con arroganza. È al tramonto una intera stagione”.

L’Italicum è stato modificato dalla Consulta: con quale legge elettorale, secondo lei, si andrà a votare? E Berlusconi sarà ancora il leader del centrodestra?

“È vicenda della quale si occuperanno i parlamentari. Sono certo si farà in tempi rapidi. La politica per recuperare credibilità deve dare risposte. Oggi nessuno ci chiede delle legge elettore. Le nostre famiglie, le imprese, i giovani chiedono di rilanciare questo Paese”. 

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