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Consorzio Velia, duemila firme a sostegno di Franco Chirico

Il fondatore del consorzio di bonifica Velia potrebbe essere esautorato dall'incarico. I cittadini hanno quindi raccolto duemila firme affinché Franco Chirico possa rimanere al suo posto di direttore dell'ente

Duemila firme sono state raccolte nel Cilento, da parte degli abitanti delle terre dei territori nei pressi della diga dell'Alento, per evitare che il direttore del consorzio di bonifica "Velia", che gestisce le risorse idriche della zona, venga esautorato. Il Consorzio di bonifica "Velia" è nato intorno alla prima grande diga dell'Alento, edificata circa 35 anni fa e che oggi vede ben 12mila consorziati.

"Il Consorzio Velia è uno dei pochi esempi di enti virtuosi dell'intero Mezzogiorno - dice il fondatore Franco Chirico - Tra gli ultimi progetti e risultati il recente reperimento di finanziamenti per l'importo di circa 10 milioni di Euro, la proposta progettuale dei gruppo Kairoli che prevede un investimento di 29 milioni di Euro, il completamento della strada diga Alento-Stio, autonomia in campo energetico e finanziario, la creazione della società Idrocilento, che oltre a produrre risorse finanziarie annuali che vengono utilizzate in parte per tenere bassi i contributi e in parte per la valorizzazione di altre risorse del territorio, rappresenta nel quadro economico e finanziario locale la realtà imprenditoriale più importante che la società civile sia riuscita ad esprimere negli ultimi anni".

Chirico aggiunge: "Sono opere di valore in grado di produrre occupazione e attività reddituali indotte in agricoltura e in altri settore". Nel giro di pochi giorni sono state raccolte ben duemila firme a sostegno di Chirico il quale, nel frattempo, ha inviato un esposto denunciando la situazione e mettendola a conoscenza di autorità politiche e amministrative.

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