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Politica

Allam presenta il suo libro a Salerno: "Ecco la verità sul Corano e i musulmani"

Il giornalista egiziano che vive sotto scorta ha partecipato alla scuola di formazione politica organizzata da Fratelli d'Italia

Anche Magdi Cristiano Allam, giornalista e scrittore da sempre impegnato nel raccontare le storture dell’Islam e, per questa ragione, sotto scorta per le minacce del mondo del radicalismo islamico, è stato ospite della Scuola di Formazione Politica di Fratelli d’Italia, coordinata dal docente universitario Gherardo Maria Marenghi. Durante la lezione ha presentato il suo nuovo libro: "Il Corano senza veli”. Ad accoglierlo il senatore Antonio Iannone, la portavoce provinciale Imma Vietri, il movimento giovanile e numerosi dirigenti di partito come Gennaro Esposito, Massimo D'Onofrio, Antonio Roscia, Elena Criscuolo, Paolo Caroccia. 

La lezione

Nel corso dell’incontro non sono mancati elementi di riflessione sulla necessità di modificare l’atteggiamento da parte delle istituzioni nei confronti dell’Islam. "Il Corano - ha spiegato Allam - è paradossalmente il libro più diffuso al mondo ma anche quello meno conosciuto e purtroppo più temuto perché, quando succede un attentato terroristico, nella rivendicazione, puntualmente, si fa riferimento ad alcuni versetti del Corano. Io ho voluto presentare uno strumento divulgativo, agile, selezionato per quei temi che possono essere di interesse per gli italiani affinchè comprendano, la a grandi linee ciò, cosa pensano i musulmani che vivono in mezzo a noi e di fronte a casa nostra”.  

Per il giornalista egiziano la presenza islamica, in Italia, è destinata ad aumentare non solo per i numerosi sbarchi sulle coste siciliane ma anche per la fuga, soprattutto per motivi di lavoro, di giovani italiani verso l’estero. E questo potrebbe rappresentare un problema: “Coloro che ottemperano letteralmente a ciò che Allah scrive nel Corano e a ciò che ha detto o fatto Maometto è difficile - ha ribadito Allam - che possano risultare compatibili con le nostre leggi e i valori che sostanziano la nostra civiltà. E mi riferisco, in particolare, alla sacralità della vita di tutti, alla parità tra uomo e donna e alla libertà di scelta personale compresa la libertà religiosa. Con quei musulmani che, invece, o perché non conoscono nella sua integralità e correttamente il Corano oppure perché sono autenticamente laici, ossia anteporre la ragione e il cuore a Maometto, non c’è alcun problema nel convivere”.  

Dunque, la linea dura annunciata dal ministro dell'Iterno Matteo Salvini viene apprezzata da Allam: “L’Italia deve, al pari di qualsiasi altro Stato al mondo, ripristinare le proprie frontiere. Non è accettabile che si sia trasformata in una terra di nessuno”. “Dobbiamo ripristinare - ha aggiunto - la legalità e fare i conti con la realtà degli italiani che, a parte la questione relativa alla sicurezza, oggi denunciano una gravissima crisi sul piano demografico e anche un crescente impoverimento della popolazione. Noi prima di preoccupaci di chi proviene dall’Africa, dall’Asia e dal Medio Oriente dobbiamo legittimamente occuparci dei 18 milioni di italiani che, secondo l’Istat, sono poveri e promuovere, contemporaneamente, la crescita della natalità tra gli italiani perché siamo il Paese che fa meno figli al mondo, secondi solo al Giappone. Questo significa - ha concluso Allam - morire sul piano della demografia, della popolazione e della civiltà”.

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