rotate-mobile
Politica

Caso Alfieri, Gasparri incalza la Procura di Salerno: "Perchè non indaga su De Luca?"

Il vice presidente del Senato sollecita i magistrati salernitani affinchè aprano un'inchiesta a seguito delle parole pronunciate dal governatore della Campania durante una riunione con i sindaci. Poi spiega le ragioni del No al referendum

Maurizio Gasparri incalza la Procura della Repubblica di Salerno ad intervenire sul caso De Luca. Nella serata di martedì il vice presidente del Senato è giunto nel capoluogo per partecipare ad un dibattito sul referendum costituzionale organizzato nella sede di Forza Italia ed è stato inevitabile per lui soffermarsi sulle recenti polemiche politiche nostrane. “Faccio un appello: c’è un alto magistrato, l'avvocato generale della Cassazione, non ha una competenza diretta ma è un altissimo magistrato, si chiama Nello Rossi, ho letto sul Fatto qualche tempo fa che era un dirigente del Pci salernitano, e allora perché - si domanda - non si attiva per sollecitare i suoi colleghi inerti su queste vicende?”.

Per l’esponente forzista le parole del governatore, pronunciate nel corso di una riunione nei confronti del sindaco di Agropoli Franco Alfieri, non possono passare sotto silenzio. “Nel salernitano quando le inchieste si devono fare le fanno, e credo che su De Luca se ne sono fatte molte, alcune sono finite a suo vantaggio altre mi sembrano che siano ancora in corso, questa ricerca spasmodica e clientelare era da arresto in diretta perché lì c'è una notizia di reato evidente, c'è una flagranza di reato, c’è il voto di scambio autorizzato, non si può ridurre tutto quanto a battute sui totani. La Procura di Salerno che fa? Dorme o sta sveglia? Anche l'Antimafia ha sollecitato”.

Secondo Gasparri "il clientelismo minaccia il condizionamento del voto, quindi il No è anche una reazione di libertà a questa pressione che vede l'uso di soldi pubblici, materie che meriterebbero le attenzioni delle Procure”. Inevitabile anche un passaggio sulle dimissioni del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, accusato di voto di scambio. “Io mi sento di dire alla magistratura di fare tutto quello che devono fare nei confronti di tutti e a qualsiasi parte appartengano, ci sono accertamenti in corso. Sono scandalizzato non dagli accertamenti di Scafati, che evidentemente vanno avanti, ma dalla inerzia sul presidente della Regione Campania che ha esortato i sindaci a fare clientelismo, a corrompere gli elettori, quel famoso discorso contiene una serie di reati che io penso la Procura della Repubblica di Salerno dovrebbe indagare come sta indagando su altre vicende".

Infine l’esponente berlusconiano si è soffermato sul risultato referendario: “Se vince il No si dimette Renzi e si fa una legge elettorale perché comunque la si dovrebbe fare, visto che manca per il Senato e che l'Italicum lo stesso Renzi lo ha definito da modificare. Poi si va al voto nel breve tempo possibile – conclude Gasparri - non credo che si debba procrastinare una verifica popolare che è certamente necessaria".  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caso Alfieri, Gasparri incalza la Procura di Salerno: "Perchè non indaga su De Luca?"

SalernoToday è in caricamento