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Inquinamento del fiume Sarno, parla Santoro

Dante Santoro: "Invocavamo da tempo una task force su questa piaga del nostro territorio, onore alle Procure, ai Carabinieri, alle guardie ambientali e zoofile ed alle autorità"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Da marzo a maggio scorso i carabinieri della Forestale Campania e del Gruppo Tutela Ambientale di Napoli hanno effettuato controlli sullo stato delle acque, con prelievi di sei campioni in differenti punti del corso d'acqua, ante e post lockdown, nell'area del bacino del fiume Sarno tra le province di Napoli, Salerno e Avellino.

Otto i sopralluoghi effettuati lungo il Sarno e i suoi tributari, unitamente al personale dell'Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino Meridionale, al fine di censire gli scarichi maggiormente impattanti sull'ambiente; 87 le attività produttive controllate e sequestrati, mediante l'apposizione di tappo in cemento, sei scarichi abusivi. Sono stati, inoltre, verificati 26 scarichi di altrettanti impianti, sequestrandone 6; denunciato all'autorità giudiziaria 48 persone ed elevato 15 sanzioni amministrative per un importo pari a circa 40mila euro: "Una grande operazione per scovare chi inquina il fiume Sarno ed ammala la nostra terra e la nostra gente - ha commentato il consigliere comunale e provinciale Dante Santoro - Invocavamo da tempo una task force su questa piaga del nostro territorio, onore alle Procure, ai Carabinieri, alle guardie ambientali e zoofile ed alle autorità che stanno svolgendo un grande lavoro. 48 denunciati e tanti scarichi abusivi scoperti e tappati, possiamo sperare in un futuro migliore con azioni così. Se lo Stato c’è e dimostra di esserci, vinceremo questa battaglia".

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