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Esclusiva/ Eva Avossa: "Scuole e periferie: ecco i progetti per Salerno"

Il vice sindaco e assessore alla pubblica istruzione annuncia a Salernotoday le prossime iniziative dell'amministrazione comunale del capoluogo. Con lei inizia il giro di interviste ai membri della Giunta Napoli

Seduta dietro la sua scrivania, come sempre, a lavorare per la città di Salerno. Così troviamo il vice sindaco e assessore alla pubblica istruzione Eva Avossa nel suo ufficio al secondo piano di Palazzo di Città. E’ con lei, infatti, che inizia il nostro giro di interviste ai nuovi esponenti della Giunta municipale salernitana. Sposata con Silvio e madre di Nadia e Mara, laureata in materie letterarie (professione insegnante), è alla sua terza esperienza come membro della giunta comunale. Nel 2006, infatti, è stato Vincenzo De Luca a sceglierla per la prima volta come vice sindaco ed assessore alla pubblica istruzione. Per l’impegno ed i risultati conseguiti l’esponente dei “Progressisti” (sempre eletta in consiglio comunale), nel 2011 viene riconfermata nei precedenti ruoli di responsabilità, cui si aggiunge la delega  alle Pari Opportunità. E così, al termine di altri cinque anni di intenso lavoro, ecco che, lo scorso 9 giugno, il neo eletto sindaco Vincenzo Napoli le rinnova l’incarico nella squadra degli assessori con la medesima delega (pubblica istruzione) confermandole, proprio come De Luca, anche la poltrona prestigiosa di vice sindaco.

Assessore Avossa, dica la verità: la terza riconferma non se l’aspettava?

“E’ vero, lo ammetto. Speravo, ovviamente, di tornare alla guida dell’assessorato alla pubblica istruzione ma non di mantenere anche l’incarico di vice sindaco. Sono molto contenta e soddisfatta, il lavoro può continuare”

Secondo lei perché, dopo De Luca, anche Napoli ha deciso di puntare ancora una volta su di lei?

“Credo sia il riconoscimento per il lavoro a 360 gradi che insieme all’ex sindaco e a tutta l’amministrazione comunale abbiamo portato avanti nel corso degli ultimi anni in un settore molto importante come quello della scuola. E’ una bella gratificazione, che mi consente di essere nuovamente al servizio dei salernitani in uno scenario politico-istituzionale completamente mutato”

A cosa si riferisce?

“Adesso, con l’elezione di De Luca alla Regione Campania, c’è un filo diretto con il principale ente territoriale che ci consentirà (e lo sta già facendo) di concludere alcuni progetti messi in cantiere, che, con la precedente amministrazione, non siamo riusciti a portare avanti. E poi è in corso un dialogo costante anche con la Provincia di Salerno guidata dal presidente Canfora. Insomma, si è creata quella giusta filiera istituzionale virtuosa che ci permetterà di ottenere risultati ancora più straordinari per i nostri concittadini”

Cosa si prova ad essere il numero due di Palazzo di Città?

“E’ sicuramente bello avere un rapporto quotidiano con i cittadini, ascoltare le loro richieste e soprattutto i problemi che molti di loro vivono, a cui,  grazie alla sinergia che si è creata con il sindaco e i colleghi assessori, abbiamo sempre cercato di risolverli nel miglior modo possibile. Per quanto mi riguarda un’attenzione particolare l’ho sempre rivolta alle periferie del capoluogo, a partire dai rioni collinari, che spesso sono le più disagiate. E continuerò a farlo. Anzi le anticipo una cosa”

Dica assessore

“Come amministrazione comunale vogliamo partecipare al bando promosso dal Governo Renzi relativo al Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia che prevede la presentazione di progetti di recupero sociale e urbano delle periferie degradate. Abbiamo già svolto alcuni incontri con i tecnici e gli agronomi del territorio. Ma con l’assessore De Maio attendiamo la modifica del Puc, che dovrebbe avvenire a breve, prima di procedere con le nostre idee”

Dieci anni alla guida dell’assessorato alla pubblica istruzione: un bilancio.

“Sicuramente con il passare del tempo si è rafforzata la collaborazione con tutte le scuole salernitane. Il mio obiettivo è sempre stato quello di arricchire l’offerta formativa  migliorando anche i servizi educativi. Abbiamo organizzato, ad esempio, il Progetto “A” di durata quinquennale, incentrato su 5 ambiti fondamentali di intervento educativo: Ambiente – Alimentazione - Arte – Affettività - Agorà, finalizzato a rivitalizzare il senso civico nelle nuove generazioni. E questa iniziativa mi ha consentito di sedere come italiana nel consiglio di amministrazione di Energy Cities, l'associazione delle autorità locali europee fondata nel 1990 e impegnata nella promozione di politiche energetiche locali sostenibili. Rappresenta 1000 autorità locali di 30 diversi Paesi. Come dimenticare, inoltre, l’ iniziativa “adotta un monumento”, che ci ha permesso di avere un importante riconoscimento dal presidente Napolitano e che, da un po’ di tempo, abbiamo esteso alle Luci d’Artista. Nell’ultimo anno abbiamo partecipato ad Expo 2015 con un progetto sull’alimentazione volto al recupero degli orti nelle scuole coinvolgendo insegnanti, alunni e genitori. Abbiamo informatizzato il servizio di pagamento per la mensa scolastica, che è un nostro fiore all’occhiello, per evitare disagi alle famiglie. E potrei continuare…..”

Un altro tema molto delicato, inerente il settore scolastico, è la presenza negli istituti di alunni disabili o che soffrono di autismo.

“Abbiamo messo in atto, anche di recente, tutti gli adempimenti amministrativi relativi all’ organizzazione del Servizio Trasporto a mezzo scuolabus - per l’anno scolastico 2016/2017 - in favore degli alunni normodotati (residenti nelle frazioni alte, nei rioni collinari e nelle zone periferiche della città, frequentanti le Scuole dell’Infanzia e Primarie, domiciliati ad una distanza minima di 500 metri dal più vicino plesso scolastico) e per gli alunni e studenti  con diverse abilità residenti nel comune di Salerno, frequentanti le Scuole dell’ Infanzia, Primarie e Secondarie di I grado. Grazie all’utilizzo del fondi Fers siamo intervenuti in sette scuole con opere di riqualificazione, come il rifacimento della copertura dei tetti e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Per quanto riguarda l’autismo, invece, in queste settimane stiamo lavorando alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’Asl, che consenta agli alunni di avere il giusto e doveroso supporto a scuola, a casa e nei centri specializzati. Senza dimenticare il progetto Aba in classe”.

Altro tema di attualità è la violenza sulle donne.

“Si, vero. Se ne sta parlando molto e bisogna partire dai più piccoli per fargli intraprendere un percorso educativo  e allenare gli occhi e la mente a riconoscere gli stereotipi e a esercitare il proprio pensiero critico. Noi abbiamo iniziato a farlo con l’istituto comprensivo statale Rita Levi Montalcini e l’associazione In Movimento… con il progetto Conoscere, formare per cambiare improntato proprio sull’educazione di genere”

Tante le iniziative, numerosi i progetti portati a termine. Ma c’è qualcosa di cui è particolarmente orgogliosa?

“Sì, l’introduzione delle sezioni Primavera all’interno delle nostre quattro scuole comunali dell’Infanzia, che accolgono bambini di età compresa tra i 2 e i 3 anni, i quali, successivamente, potranno continuare il loro percorso di crescita dentro il medesimo istituto”.

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