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Martedì, 23 Aprile 2024
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Politica/Le nostre interviste/Parla il consigliere Adinolfi

Ascoltiamo il consigliere comunale Raffaele Adinolfi, capogruppo di Pdl-Principe Arechi

Nel ciclo delle nostre interviste, diamo voce, ora, al consigliere comunale Raffaele Adinolfi, capogruppo di Pdl-Principe Arechi. Un interessante bilancio sul lavoro dell'opposizione a Palazzo di Città, dalla gestione economica e dai debiti accumulati dall'Ente, fino alla questione inerente all'incompatibilità del sindaco Vincenzo De Luca, dunque.

In questi tre anni di opposizione, quali sono i principali temi portati avanti a Salerno?

Per quanto riguarda il mio gruppo consiliare, abbiamo puntato l'attenzione sulla gestione del bilancio del Comune perchè negli scorsi anni si è agito sempre in maniera emergenziale e senza una visione del futuro. Questo porta nel lungo periodo all'insostenibilità di alcune scelte, come accaduto lo scorso anno quando si è verificato il ritardo nel pagamento degli stipendi comunali e sono stati presi quasi tre milioni di euro dalla Centrale del Latte. Un altro problema è legato alla gestione dei fondi vincolati, spesso utilizzati per finalità diverse dalla loro iniziale destinazione. Il sindaco parla spesso, poi, del Palazzetto dello Sport, sottolineando come l'impresa sia fallita, ma questa tipologia di impresa fallisce quando non ricevono per tempo i pagamenti dagli enti. Ma la nostra non è solo una sterile protesta: l'opposizione ha fatto molto. Basti pensare che anche grazie alle nostre pressioni, per quanto riguarda l'evento Luci d'Artista, si è passato dallo spendere circa 4 milioni qualche anno fa, a 2 milioni e 600 mila euro di quest'anno senza un'effettiva riduzione qualitativa del servizio. Al Comune si vantano di aver risparmiato circa 700 mila euro grazie ad una rinegoziazione con l'Enel. Il problema in realtà non è quanto si risparmi ora, ma è rappresentato dal fatto che anche in passato c'era stata la possibilità di manovra per effettuare notevoli risparmi. Noi ogni volta leghiamo la protesta ad una proposta, come per il caso di piazza Mazzini che sarebbe dovuta essere venduta e che, grazie alla nostra presenza, non lo è stata. Ma noi avevamo proposto, ad esempio, la realizzazione di parcheggi interrati con un'area verde attrezzata in superficie: secondo me questo dovrebbe essere il ruolo dell'opposizione. E' necessario, infatti, che offra proposte alternative. Il principale problema riscontrato con l'amministrazione comunale, ad ogni modo, è la mancata condivisione, di cui è prova il caso del drappo dei Marò. Io avevo chiesto sia al Comune che alla Provincia, prima informalmente, poi anche formalmente, di esporre un drappo di solidarietà per i due fucilieri. La Provincia ha subito accettato, il Comune invece ha fatto orecchie da mercante obbligandomi, infine, a provvedervi autonomamente. Poco dopo l'esposizione, ne è stata ordinata la rimozione, facendoci finire sulle cronache nazionali.

E' di pochi giorni fa, la presentazione del progetto dell'Aniem, per piazza della Concordia e per l'area di via Dalmazia. Cosa ne pensa a riguardo?

Innanzitutto vorrei fare una precisazione: io non sono pregiudizialmente contrario all'apertura dei cantieri, basti pensare che per quanto riguarda il rinvio dell'ultimo consiglio comunale ho chiesto che magari venisse rinviato solo il punto sull'incompatibilità di De Luca, ponendo l'attenzione sulla urgenza di approvare una norma a favore delle imprese edili del Pua per consentire a queste di pagare dei tributi in quattro rate. Ma è stato rinviato ugualmente, perdendo un mese di tempo prezioso. Tornando alla domanda: ricordo che in campagna elettorale vennero spese diverse migliaia di euro, per mettere in funzione un bus turistico scoperto con i disegni del Crescent e della Vela di piazza della Concordia. Era chiaramente una mossa elettorale: adesso al posto della Vela, è prevista una torre. Io non discuto sull'estetica dell'edificio, ma sulla necessità reale di realizzare nuovi edifici in una città che negli ultimi anni ha perso molti abitanti. Questo potrebbe anche deprimere il mercato immobiliare. Sarebbe giusto, invece, recuperare il già costruito, come ha fatto il sindaco di Firenze indicando il famoso consumo del suolo zero. Diversa è la questione del Crescent: io non discuto la bellezza del palazzo, ma l'opportunità di costruire su un'area ancora demaniale. Tutto sommato, però, architettonicamente, il progetto di piazza della Concordia non mi dispiace.

Altro punto che ha visto le opposizioni molto attive, è quello riguardante l'incompatibilità di De Luca.

Per quanto riguarda l'incompatibilità, io dal 3 maggio dissi al neo sottosegretario (perchè senza deleghe) di decidere subito. Adesso, però, auspico che gli venga dato un ruolo di Governo perchè esiste una sentenza che lo dichiara incompatibile e potrebbe creare un danno per lui e per la città. Ma ancora una volta, l'arroganza ha portato a creare numerosi problemi per tutta la città.

Ultima domanda dal sapore più squisitamente politico: lei si dichiara un riformatore moderato, a quale partito si sente più vicino? Ed infine, qualche impressione sul nuovo Governo?

Io mi sono candidato in una lista civica di Centro-Destra chiamata Pdl-Principe Arechi. In tal modo, identificavo la mia area politica senza però legarmi ad un partito. Capisco quelli che, quando cambia lo scenario nazionale, cambiano anche partito. Ma io per rispetto al mio elettorato, fino a quando non sarò obbligato a scegliere, manterrò la dicitura Pdl-Principe Arechi. Naturalmente ho un ottimo rapporto con tutti i miei colleghi dell'area del centro-destra. Per quanto riguarda il Governo nazionale, non ho percepito un grande cambiamento: credo che Renzi possa incontrare le stesse difficoltà di Letta. Auspico che entri naturalmente anche il sindaco De Luca e spero che vengano effettuate le riforme più importanti come quella del Senato, la Riforma elettorale ed anche quella della Giustizia. Se non avverrà, si verrebbe a creare una situazione drammatica.

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