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Maria Rosaria Carfagna: "Il centrodestra non esiste più, il futuro è De Luca"

La docente salernitana, cugina omonima dell'ex ministro alle pari opportunità, rivela a Salernotoday, i motivi che l'hanno spinta a sostenere la corsa del neo governatore alle recenti elezioni regionali

Maria Rosaria Carfagna, docente di diritto ed economia alla sezione servizi socio-sanitari dell’istituto Trani-Moscati, sceglie Salernotoday per raccontare la sua militanza politica, iniziata nel centrodestra al fianco della sua cugina omonima (la parlamentare salernitana di Forza Italia Mara), con la quale però i rapporti sia personali che politici si sono interrotti ormai da tempo. Mentre ora, invece, è schierata apertamente tra le elettrici di Vincenzo De Luca, che ammette di aver votato alle recenti elezioni regionali.

Quando è nata la sua passione per la politica?
“Ai tempi della scuola superiore . Il periodo compreso tra la fine degli anni 70 e l'inizio degli anni 80 è stato caratterizzato dalle battaglie liberali per il riconoscimento dei diritti civili , della parità di genere , del diritto di voto ai diciottenni , finalmente la Costituzione diventava sostanziale . All'epoca,   non ho avuto l'opportunità di fare politica attiva , ma ho partecipato attivamente al dibattito che ha cambiato radicalmente la società italiana e, soprattutto la mentalità degli italiani”.

E per Forza Italia?
“Come ho detto in precedenza , la mia passione politica è nata dalle grandi battaglie liberali per i diritti civili , per questo aderii al Pdl prima e , in seguito, a Fi,ritenevo che fosse un partito fondato su  valori liberali  e che favorisse la partecipazione democratica di tutti i cittadini che volessero partecipare alla vita pubblica  , attraverso  un rinnovamento della politica italiana  che partisse dalla base militante e non secondo i vecchi schemi da prima repubblica”.

Lei è nota per essere la cugina di Mara Carfagna. Perchè il vostro percorso politico comune si è interrotto?
“Si è interrotto per divergenze sul modo di intendere la politica locale che , secondo me , presenta caratteristiche completamente differenti da quella nazionale .Sui  territori sono fondamentali la presenza costante, l'ascolto dei cittadini , il confronto continuo con le problematiche locali , una classe dirigente legittimata dalla base , non calata dall'alto. L'effetto mediatico da solo non basta , il territorio bisogna viverlo costantemente    , affinché  i cittadini possano percepire il politico attento e in ascolto rispetto alle questioni locali”.

Pensa che lei sia malconsigliata? 
“Questo l'ho sempre sostenuto, come Cassandra non sono stata ascoltata e ora i risultati fallimentari causati da scelte sbagliate  sono sotto gli occhi di tutti”.

Quando ha deciso di andarsene da Forza Italia? Cosa non le piace?
"Io ho creduto prima nel Pdl e poi in Fi, ho creduto sinceramente nella rivoluzione liberale , purtroppo , presto mi sono resa conto che di liberale non c'era nulla ,  fi è solo un movimento lideristico, in cui la base militante non ha voce , gli incarichi di partito vengono attribuiti attraverso sacre unzioni  e parole come congressi e primarie sono considerati eresie . Dove sono i metodi democratici previsti per i partiti dall'art. 49 Costituzione?. Questo non mi piace, così come il fatto che in fi il dissenso sia considerato tradimento e non occasione di arricchimento, io credo nella politica come confronto democratico , non come adesione al pensiero unico .a questo bisogna aggiungere la totale mancanza di linea politica : un giorno si sostiene una posizione e il giorno dopo quella opposta ...sbando totale". 

Lei in un colloquio con Il Mattino, prima delle regionali, ha annunciato che avrrebbe votato per De Luca. Come nasce questa scelta?  "Anche quando militavo nel cdx ho sempre apprezzato i risultati dell'azione amministrativa di De Luca , perché Salerno negli anni è cambiata radicalmente e in maniera positiva . Proprio per queste ragioni ho sostenuto De Luca alle regionali , perché la Campania  aveva bisogno di un amministratore esperto , capace di trasformare la nostra Regione così come avvenuto per Salerno . De Luca esprime la buona politica ,quella del fare, delle azioni concrete, la politica che semplifica la vita dei cittadini".

Quindi ora lei è una donna di centrosinistra?
"Io credo nella concretezza dei risultati e nei metodi democratici per la selezione della classe politica, se questo significa essere di centrosinistra allora lo sono".

E secondo lei chi sarà l'erede di De Luca a Salerno?
"Chiunque sia in grado di portare avanti le sue idee e i suoi progetti per Salerno , in una prospettiva di continuità di obiettivi da raggiungere".

Il centrodestra sta provando a ricompattarsi. Secondo lei troverà un candidato unitario?  “Nonostante i tentativi la vedo difficile. Il centrodestra dovrebbe prima decidere la linea da seguire e un programma condiviso , poi pensare al candidato . È evidente, invece, che a causa delle molte velleità personali, il dibattito è limitato alle schermaglie sulla scelta del candidato sindaco , piuttosto che sui programmi .è come cucire un vestito su misura senza prendere le misure... E per di più queste sono questioni che ai cittadini non interessano”.

Lei, quindi, ora cosa farà dal punto di vista politico? 
“Continuerò proseguendo sulla linea intrapresa in occasione delle elezioni regionali. Io credo che ogni cittadino abbia il dovere oltre che il diritto di partecipare alla vita  pubblica ed è per questo che  sono a disposizione della comunità per offrire il mio contributo”.

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