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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Politiche 2022, parla Scocozza (UP): "Gli indecisi leggano il nostro programma, prioritario il diritto alla felicità"

La nostra intervista alla candidata alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Salerno

L'avvocato Simona Libera Scocozza è la candidata alla Camera dei Deputati di Unione Popolare, il movimento politico capeggiato da Luigi De Magistris, nel collegio uninominale di Salerno.

Avv. Scocozza, come nasce la sua candidatura con Unione Popolare?

"Ho seguito fin da principio la nascita di questo progetto che vede finalmente la sinistra italiana presentarsi alle elezioni unita e senza ambiguità. Quando le forze politiche che compongono la lista Unione Popolare (DeMa, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, ManifestA) hanno deciso di partecipare a questa campagna elettorale, hanno immediatamente guardato ai territori e a coloro i quali in questi anni hanno rappresentato baluardi di impegno, democrazia e legalità. Io provengo da un lungo percorso nel volontariato e nell’impegno civico che lo scorso anno mi ha portato alla candidatura come sindaca di Salerno, sostenuta da un gruppo di cittadini stanchi del sistema “delucacentrico” della nostra città e da Rifondazione Comunista: sono stati loro a volermi per queste elezioni proprio sulla base del lavoro fatto insieme alle scorse amministrative. La mia candidatura, in questo senso, rappresenta il naturale prosieguo di un progetto iniziato un anno fa e che non ha intenzione di arrestarsi"

Quali sono gli obiettivi di questo progetto politico portato avanti da Luigi De Magistris?

"L’obiettivo principale è quello di mettere l’individuo e i suoi bisogni al centro del programma. Individuo inteso come soggetto che aspira alla propria felicità nell’ambito di una visione del Paese solidaristica e accomunata dal desiderio di realizzare il bene comune. In questo senso, quindi, ci proponiamo di far uscire l’individuo da bisogno, dal ricatto del lavoro sottopagato, dai servizi pubblici che non funzionano, da una vita fatta di privazioni. Per questo il nostro programma si suddivide in 12 punti che ruotano intorno al salario minimo, la lotta alla povertà, il no fermo alla guerra, la giustizia sociale e ambientale. È un programma scritto per chi aspetta troppo tempo per essere curato, intrappolato nelle code infinite della nostra sanità maltrattata. Per chi dopo quest’estate rovente è seriamente preoccupato per la salute del pianeta e per il futuro delle nostre figlie e dei nostri figli. Per chi pensa che le enormi disuguaglianze sociali del mondo di oggi siano tanto ingiuste quanto inefficienti per l’economia. Per chi è rimasto senza lavoro a causa della chiusura o delocalizzazione di un’impresa. Questo programma è per la maggioranza sociale del nostro paese, per costruire insieme l’Italia di cui abbiamo urgentemente bisogno e ricominciare a guardare con fiducia al futuro"

Lei sta girando molto in questi giorni per incontrare gli elettori e i simpatizzanti. Su quali temi sta impostando la sua campagna elettorale?

"Ho impostato la mia campagna elettorale su quelli che sono i temi a me più cari e soprattutto che fanno parte della mia storia personale e professionale, ovvero i temi legati all’immigrazione, alla cittadinanza, ai diritti LGBTQ+. Ma non mancano quelli che ho avuto modo di approfondire negli ultimi anni come consulente legislativo in Senato:  penso all’arresto del consumo del suolo, alla tutela dei beni comuni o ai temi dell’economia circolare e al salario minimo. Parlando poi con la gente ho iniziato a trattare molto il tema dell’autonomia differenziata, perché è un tema che ci tocca da vicino e sul quale c’è tanta speculazione: il sud è in pericolo, e a metterlo in pericolo sono i partiti di destra così come il Pd (si veda Zaia e Bonaccini)"

Come intende convincere gli indecisi (che sembrano essere ancora molti) a votare per l’Unione Popolare?

"Gli indecisi sono coloro i quali hanno un’idea precisa di ciò che vogliono ma non sanno a chi accordare la loro fiducia: in questo senso i politici che oggi siedono in parlamento hanno una grande responsabilità, avendo tradito per anni la fiducia dei cittadini. Noi siamo l’unica lista formata da persone che hanno lavorato e lavorano tutti i giorni sui territori attraverso i comitati, le associazioni e i gruppi di lavoro per il bene delle comunità in cui vivono. Anche il nostro portavoce è un esempio in tal senso: Napoli, sotto la guida di De Magistris, è stata l’unica città italiana che ha rispettato il referendum e realizzato l’acqua pubblica. Sono certa che in parlamento porteremo avanti con capacità e determinazione, come abbiamo già fatto sui territori che abitiamo, il nostro progetto di giustizia sociale. Agli indecisi chiederei di leggere il nostro programma, di parlare con i candidati: le nostre sono proposte ambiziose, ma necessarie per affrontare i problemi di lungo corso del nostro Paese e le nuove emergenze degli ultimi anni. È un programma visionario e allo stesso tempo concreto, che considera prioritario il diritto alla felicità".

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