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Politica Montecorvino Pugliano

Intervista a Gianfranco Lamberti: "Ambiente e turismo: ecco il riscatto di Montecorvino Pugliano"

Il primo cittadino della città dei Picentini rivela, a Salernotoday, i progetti in cantiere per rilanciare lo sviluppo nel suo territorio. Anche se la situazione economica del Comune resta drammatica

Da Livorno a Montecorvino Pugliano per dedicarsi agli altri. Ai suoi concittadini. E’ questa la mission di Gianfranco Lamberti, di professione medico-chirurgo, che dallo scorso 6 giugno è il nuovo sindaco della città dei Picentini. Nel suo curriculum, oltre ad una brillante  carriera nel mondo della sanità, c’è anche una lunga militanza nello schieramento politico della sinistra italiana, che dal 1992 al 1999 lo ha portato a guidare il Comune del capoluogo toscano.

Dottore Lamberti, perché ha deciso di tornare a fare il sindaco?  E, soprattutto, di rindossare la fascia tricolore proprio a Montecorvino Pugliano?

“La mia famiglia è originaria di questo splendido comune salernitano. Di recente ho anche trovato nella casa dei miei nonni dei documenti che risalgono ai primi del Novecento, quando fu istituito l’uso civico del bosco di San Benedetto. Quindi, la storia della mia famiglia ha radici antiche. Fatto sta che, prima della scadenza del mandato della precedente amministrazione, un gruppo di ragazzi di diversa matrice politica, ma uniti dallo stesso desiderio di cambiare la politica in questa cittadina, mi ha chiesto fare squadra con loro e di guidarli in questa entusiasmante avventura. La proposta l’ho considerata subito molto stimolante e quindi mi ci sono buttato. Poi, ovviamente, quando uno gioca lo fa per vincere e noi ce l’abbiamo fatta. Francamente è stata una cosa che non mi aspettavo. Si tratta, comunque, di un piccolo comune, come numero di abitanti, ma che, allo stesso modo, è un grande comune se si guarda alla dimensione territoriale e alla sua posizione strategica per lo sviluppo futuro di questa parte della provincia”.

Cosa intende per posizione strategica?

“Le faccio un esempio semplice: l’aeroporto. Tutto l’assetto infrastrutturale di quest’area, di cui già ho parlato con il presidente De Luca prima di accettare la candidatura a sindaco, fa sì che, lo dico a merito e speranza dei giovani, valga la pena di impegnarsi a fondo per un riscatto di questo territorio”

Il giorno dell’insediamento che situazione ha trovato al Comune?

“Difficile, anzi difficilissima. Per questo ho usato il termine riscatto. Il primo problema di cui ci siamo interessati è stato il bilancio. Abbiamo dovuto dichiarare il dissesto finanziario subito, addirittura non immaginando la montagna di debiti che gravava su questo Ente, che, in qualche maniera, erano stati messi sotto il tappeto. Una situazione economica allarmante che noi abbiamo denunciato e continueremo a farlo alla Procura della Corte dei Conti, perché allo stato attuale abbiamo richieste di risarcimenti per oltre 14 milioni di euro, che si sommano ai mutui assunti dalla precedente amministrazione, fanno gravare sul futuro di questa cittadina un debito che ammonta intorno ai 17-18 milioni di euro. Di tutto questo, naturalmente, se ne stanno occupando doverosamente i commissari, che valuteranno cosa segnalare ancora alla Procura della Corte dei Conti e poi vedremo.  Una cosa è certa: si è chiusa una pagina dolorosa per questo Comune”.

C’è un iter giudiziario ancora in corso. Giusto?

“Si. Può darsi che arrivino i soldi dei risarcimenti dei procedimenti aperti alla Corte dei Conti contro i precedenti amministratori, i quali sono stati già condannati in primo grado a restituire circa 100 mila euro. C’è un altro procedimento che andrà in giudizio a luglio per oltre 300 mila per incarichi dati – secondo la Procura della Corte dei Conti – in maniera illecita e scorretta. Se le cose, dunque, andranno come dicono i giudici i miei predecessori dovranno ridare all’amministrazione comunale circa 400 mila euro. E non è poco. Noi ci costituiremo ad adiuvandum in modo di essere parte attiva nel cercare di ottenere il massimo risarcimento possibile”.

Ma il riscatto, di cui lei parla, da dove può partire?

“Il nostro tentativo è quello di rendere completamente competitivo il territorio in termini di investimenti sia pubblici che privati. Questo vuol dire che non ci rassegniamo, dunque, alla miseria, ma cerchiamo di rilanciare le nostre risorse. Anche grazie al supporto determinante della Regione Campania.  Abbiamo iniziato, ad esempio, a lavorare per bonificare le cave e le discariche favorendo investimenti, in questi mesi, di circa 10 milioni di euro: 8 milioni per la discarica di Parapoti, oltre 2 milioni  per quella di Colle Barone. Ciò significa che non solo mettiamo in moto finanziamenti che finora erano finiti dentro procedure burocratiche insignificanti, ma riusciamo a riconvertire zone caratterizzate da inquinamenti di tutti i tipi in termini turistici e qualitativi sul piano ambientale”.

Avete qualche progetto in cantiere che vi piacerebbe realizzare?

“Vogliamo riqualificare le Terme del bosco di San Benedetto, grazie anche alla collaborazione con gli altri comuni picentini – di qui l’idea di creare la Città dei Picentini - per riuscire ad acquisire sempre più maggiori risorse dalla Regione e dalla Comunità Europea. Per questo auspichiamo il Gal recuperi il tempo perduto ed entro il 2 maggio rientri nei finanziamenti proprio per avviare, in tempi rapidi, il progetto sulle Terme, alle quali sono interessati anche importanti investitori importanti.  Poi vorremmo potenziare le strutture sportive ecc..”

Buon lavoro sindaco

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