rotate-mobile
Politica

L'attacco di Lambiase (M5S): "Città al buio e casse a secco, ma i soldi per i fuochi ci sono"

Le dichiarazioni rese dal capogruppo del Movimento 5 stelle Catello Lambiase, in sede di Consiglio Comunale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Le dichiarazioni rese dal capogruppo del Movimento 5 stelle Catello Lambiase, in sede di Consiglio Comunale.

"È superfluo ricordare a tutti noi che dopo due anni e mezzo di pandemia mai avremmo pensato di affrontare il terzo autunno con ansie e paure persino superiori.
Il caro-bollette con il conseguente aumento dei prezzi rischia di mettere a dura prova ampi strati sociali salernitani, italiani, europei. Sui bilanci familiari e delle piccole e medie imprese locali graverà il peso di una spesa cospicua non prevista.
Qualcuno - presentato agli italiani come “il Migliore” - ci ha messo di fronte ad una scelta: la pace oppure i riscaldamenti ma come ha ribadito qualcun altro “non abbiamo la pace e, forse, nemmeno i riscaldamenti”.
Abbiamo, ad esempio, scoperto che il famoso rinascimento, usato per la campagna elettorale 2021, a causa dell’aumento dei prezzi dei materiali, slitterà ancora. Saremo malpensanti ma ci verrebbe da scommettere che sarà riciclato per la prossima campagna elettorale, quella della “fine della ricreazione II, la vendetta”

In queste sere interi quartieri sono già al buio, i cittadini camminano nelle ore serali con le moderne torce del 2000, i telefoni cellulari, per non incappare nelle buche e facendo attenzione a non essere colpiti da alberi che cadono, oramai logori da una manutenzione inesistente.
I commercianti e le attività produttive si troveranno ad affrontare spese non previste e non prevedibili, che già non vedono alternativa al fallimento. Tutto questo merita la nostra massima attenzione.
Prepariamoci a lunghe code presso le mense “dei poveri” ed a famiglie costrette a scegliere tra una fetta di carne per i propri figli o una tazza di latte caldo.
Questi scenari saranno acuiti nel mezzogiorno di Italia che da sempre porta con sé un deficit di servizi, di reddito pro/capite, di possibilità per i giovani. Vivere al Meridione significa avere meno possibilità, minori infrastrutture; in una parola per un cittadino del Sud questa crisi sarà durissima.
Per questo noi amministratori abbiamo, al Sud, una responsabilità maggiore dei nostri omologhi di altre parti d'Italia. Non va sprecato nemmeno un euro di quelli che abbiamo a disposizione, tanto più dei 209 miliardi strappati in Europa. Ma la realtà salta agli occhi nella nostra città: le spese folli degli anni scorsi per inseguire la megalomania di qualcuno hanno lasciato a secco le casse comunali. Partiamo da un comune indebitato, in una situazione di difficoltà che ci ha costretto ad aderire al fondo salva comuni.
E di conseguenza, i cittadini salernitani hanno visto aumentate tasse come quella sui trasporti o sulle mense scolastiche. Una famiglia salernitana appena sopra la soglia di povertà andrà a pagare 120 euro a bambino solo per consentire al proprio figlio di usufruire della mensa a scuola. Una coppia che ha due bambini arriverà a pagare 240 euro e così via. Una follia, specie quando “a chiacchiere” qualcuno dice di voler difendere le coppie con figli e dare alla donna la possibilità di lavorare e di raggiungere una parità salariale; altri balzelli si sono abbattuti sulle famiglie della provincia e dei quartieri periferici per il trasporto pubblico.
Oggi saremo chiamati ad esprimerci sul bilancio. Già a luglio vi abbiamo messo in guardia circa gli effetti “collaterali” dell’adesione al decreto aiuti, reso necessario dalla mala gestio di questa maggioranza che amministra la città da tempi biblici, con la fortuna di avere governi regionali e nazionali “amici”.
E non accetto scusanti delle poche risorse trasferite agli enti locali ed in particolare al Sud, figlia della riforma del titolo V introdotta quando a Chigi c’era Amato, guarda caso, del Pd.
Ricordo per inciso a qualche smemorato che il Pd governa il nostro paese dal governo Monti al governo Draghi con la sola piccola parentesi del governo Conte I durato appena un anno.  In tutto questo tempo non sono stati capaci di difendere il Sud e di riequilibrare la spesa storica sempre sbilanciata verso il Nord. Ed infatti gli elettori del Sud li hanno puniti.

Ma siamo passati dal sorriso alla rabbia quando abbiamo scoperto che il comune di Salerno, in un capitolato per spese emergenziali, ha trovato le risorse per i tanto famosi “fuochi d'artificio di San Matteo”; per una volta che un imprenditore privato si era reso disponibile a finanziare questa spesa liberando semmai quelle risorse per spese davvero emergenziali.
Ma, si sa, per qualcuno di emergenziale c’era la prova di forza “elettorale” volta a fare eleggere qualcuno di famiglia. Quando si vuole si riescono a reperire fondi per i fuochi, per il pagamento delle bollette per la luce di Luci d’Artista, per i plastici tanto cari alla principale carica politica regionale, la cui collezione in questi giorni è aumentata di una unità, quella del restyling dello Stadio Arechi. Ed allora si trovi la forza di trovare le risorse per tagliare qualche consiglio di amministrazione e di coprire le spese delle mense scolastiche. Oppure forse gli studenti che vogliono istruirsi sono ancora considerati organismi geneticamente modificati, che bevono il latte al plutonio?"

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'attacco di Lambiase (M5S): "Città al buio e casse a secco, ma i soldi per i fuochi ci sono"

SalernoToday è in caricamento