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#DeLucafuorilegge: affondo della Ciarambino sul blog di Beppe Grillo

La candidata del Movimento Cinque Stelle lancia nuove accuse contro il neo presidente della Regione che, per via della condanna per abuso d'ufficio, sarà sospeso dall'incarico

Nuovo affondo di Valeria Ciarambino, candidata alla presidenza della Regione del Movimento Cinque Stelle, contro il neo governatore Vincenzo De Luca che, a quanto pare, dopo l’insediamento verrà sospeso perché colpito dalla Legge Severino, a seguito di una condanna per abuso d’ufficio. “Ciò che temevamo e che avevamo denunciato in ogni modo è oggi realtà: la Campania si ritrova nel caos istituzionale a causa dell'arroganza del Pd e del suo segretario nazionale che, ignorando la legge e ogni logica di buon senso, hanno voluto candidare un ineleggibile. E adesso, all'indomani del voto, anziché stare a parlare di proposte e di soluzioni ai tanti problemi della nostra terra, dobbiamo occuparci dei tanti problemi giudiziari di De Luca” scrive sul blog di Beppe Grillo, dove appare un’immagine del vecchio Far West.  Il volto del ricercato e la scritta wanted. Un volto che, in questo caso, è quello di De Luca,  

Per Ciarambino non c’è nessuna sorpresa: “Del resto già durante la campagna elettorale, mentre Pd e Forza Italia erano alle prese con alleanze improponibili, "salti della quaglia" dell'ultim'ora e liste di impresentabili, noi eravamo già al lavoro per la Campania e abbiamo già pronta una proposta di legge per il taglio dei costi e dei privilegi della politica che farebbe risparmiare almeno 10 milioni di euro, da utilizzare per far partire immediatamente il reddito di cittadinanza per le famiglie campane più in difficoltà. E invece dobbiamo stare ad ascoltare i vaneggiamenti di De Luca, che vive evidentemente una distorsione temporale, ritenendosi ancora al tempo in cui gli imperatori venivano scelti per acclamazione di popolo ed erano al di sopra della legge”.

Ma non finisce qui. La Ciarambino è un vulcano in eruzione: "Troviamo scandalose e pericolose le affermazioni di un uomo delle istituzioni che si fa beffa della legge, ritenendosi al di sopra di essa: questo vuol dire sbeffeggiare coloro che per difendere la legalità hanno dato la vita. Se dovesse passare l'assunto che anche un solo uomo in questo Paese sia al di sopra della legge, questo non sarebbe più uno stato di diritto nè una democrazia. Noi non lo permetteremo e pretenderemo che la legge venga rispettata. Sulla questione, che evidentemente mette in imbarazzo anche il governo, ieri è intervenuto anche il vice ministro Bubblico, che, nel delineare il procedimento di sospensione di De Luca, ha affermato alcune decisive inesattezze, sia per quanto riguarda l'applicazione della legge Severino che riguardo alle previsioni dello Statuto regionale della Campania. Non è vero che il provvedimento di sospensione potrà scattare solo alla prima seduta del consiglio regionale, quando De Luca potrà nominare la sua giunta”.

Secondo l’esponente grillina “la legge Severino opera di diritto allorquando verrà proclamata dalla corte di appello di Napoli la sua elezione e quindi entrerà in carica. Da quel momento De Luca non potrà svolgere alcuna attività, a prescindere dall'emanazione del provvedimento del Presidente del Consiglio, pena evidenti conseguenze penali. Al primo consiglio regionale, in cui secondo lo Statuto regionale, contrariamente a quanto afferma Bubbico, va nominato il presidente del consiglio regionale e l'ufficio di presidenza e non certamente la giunta, chiederemo prima di tale nomina la presa d'atto della sospensione di diritto di De Luca, già condannato in primo grado, che quindi non avrà alcuna possibilità di nominare giunta o di compiere altre attività. Ovviamente non sappiamo quali mosse metterà in campo il Pd dalla proclamazione alla prima seduta, ma sappiamo quello che faremo noi: certamente denunceremo ogni tentativo degli organi statali di prendere tempo o di non applicare con rigore una legge dello Stato. L'unica via di uscita giuridica a questo caos è tornare alle urne: questa conclusione della triste vicenda De Luca l'avevamo rappresentata al governo da oltre un mese”. “Tutto quello - conclude Ciarambino - che De Luca proverà a fare dopo la proclamazione è illegittimo, illecito e pertanto agiremo in sede giudiziaria. La legge è uguale per tutti. Lo tenessero ben a mente tutti coloro che pensano di trasformare la Campania nella terra dell'illegalità "istituzionalizzata"."

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