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Legge Severino, Abbamonte rivela: "La Giunta Caldoro potrebbe restare in sella"

Il noto docente universitario spiega nei dettagli perchè, in caso di vittoria, Vincenzo De Luca rischia di non poter essere eletto governatore della Campania

Nuova possibile grana per il candidato governatore del Pd Vincenzo De Luca che, secondo la Legge Severino, in caso di vittoria alle elezioni regionali non potrà essere eletto a seguito della condanna in primo grado legata alla vicenda del termovalorizzatore di Salerno. “Se De Luca venisse sospeso immediatamente non è scontato che avrebbe il tempo per nominare un vice e la giunta e quindi, con ogni probabilità, potrebbe restare in carica la giunta Caldoro, dal momento che non è previsto il commissariamento delle Regioni” spiega Orazio Abbamonte, avvocato e docente universitario, nel corso del programma Socrate al Caffè in onda su Radio Castelluccio.

“Per la legge Severino De Luca è candidabile - aggiunge - ma verrebbe subito sospeso. Certamente farà un ricorso al Tar, come ha già annunciato, pensando di avere la decisione in tasca. Anche se ottenesse una decisione favorevole in via d’urgenza dal Tar, si troverebbe ad operare sotto la condizione di una decisione favorevole della Corte Costituzionale. Questa legge ha pochissima esperienza nelle aule di giustizia ed è poco chiara. Peraltro non è scontato che avrà ragione di fronte alla Corte Costituzionale. Se anche prendesse le funzioni, perché potrebbe anche non prenderle proprio, le eserciterebbe sotto la spada di Damocle di dovervi rinunciare”.

Tuttavia, secondo Abbamonte, modificare oggi la legge Severino sarebbe “imbarazzante perché sarebbe una legge sarebbe ad personam e non sarebbe il caso – sostiene - di cominciare una nuova pagina politica in questo modo. In una situazione del genere il senso di responsabilità di chi si candida a governare una comunità dovrebbe far prevalere questi interessi e quindi dimostrare di avere questo senso di responsabilità facendosi da parte”. Per Abbamonte, poi, non è neppure scontato che la questione sia di esclusiva competenza del Tar. “Il Tar non ha alcuna giurisdizione perché si parla di condizioni di candidabilità cioè il diritto agli uffici pubblici che è un diritto pubblico soggettivo per eccellenza di competenza del giudice ordinario. Il problema più serio di tutti, però,  è che qui si sta sospendendo una legge e non un provvedimento”.

Ma sul caso De Luca interviene anche il deputato del Pd Simone Valiante: “Non ci sono le condizioni per discutere la Severino. In questo momento sarebbe inopportuno agli occhi della gente perché sarebbe percepita come una norma ad personam”. Il deputato salernitano richiama il premier-segretario a prendere una posizione chiara. “Il Pd deve chiarire qual è la sua posizione sulla vicenda Campania e capire come e quando partire per la campagna elettorale sapendo che c’è la responsabilità di tutti, a cominciare da Renzi che, per quanto mi riguarda, deve venire ad aprire la campagna elettorale. La sensazione - sottolinea - è che ci sia imbarazzo sulla vicenda Campania, ma va superato perché ci sono state le primarie che hanno prodotto un risultato”.

 Su liste e candidati non si sbilancia ma una cosa è chiara: "Il risultato conseguito da Andrea Cozzolino dovrà trovare una rappresentanza prima di tutto nella lista del Pd, trovando il modo di garantire il pluralismo all’interno del partito".

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