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Politiche 2022, Valiante contro il Pd: "In Campania nomi catapultati, ecco il patto Letta-De Luca"

L'ex deputato, come Federico Conte, prende di mira Ne le candidature esterne al territorio regionale finite nei listini locali

Dopo la rinuncia alla candidatura al Senato di Federico Conte, giunte con una nota ufficiale molto critica verso i vertici del Pd, ecco che arriva una nuova bordata anche dall’ex deputato Simone Valiante, che ha scritto un post molto critico sui social. Nel mirino le candidature esterne al territorio regionale della Campania. 

Il post di Valiante: 

“Tante volte i miei amici mi dicono ma lascia perdere, non parlare, chi te lo fa fare. La mia libertà in questa regione mi è sempre costata un prezzo alto. Ma lo devo ai tanti che mi hanno sempre dato fiducia e più semplicemente per amore di verità. Il Partito democratico questa notte ha approvato le sue liste. In Campania come era prevedibile Letta ha raggiunto un compromesso con il presidente De Luca. In Campania 1 Letta ha catapultato una serie di nomi nazionali fuori regione ed in cambio in Campania 2 il presidente De Luca ha potuto salvare una serie di posizioni o consentire ad altri di competere. Speranza che fino ad una settimana fa ingiustamente veniva classificato da De Luca come il peggiore ministro della Repubblica, Franceschini attaccato duramente da De Luca per i suoi funzionari e poi la quota di Tizio e la quota di Caio. Tutti insieme con il ministro dei Beni culturali per la “fuga da Pompei” prima della vittoria del centro destra. Dispiace constatare che una persona di valore come Roberto Speranza abbia deciso di sacrificare parlamentari come Federico Conte per salvaguardare il professionista delle newsletters Arturo Scotto, autore della presunta lista di sinistra alle ultime elezioni regionali, quella delle ultime 24 ore, quella che ( non certo per volere di Roberto ma per i nobili compromessi di qualche suo adepto) sondaggi alla mano, doveva impedire che scattasse il nono seggio del PD in Regione Campania e cioè il mio. Tutto ciò è avvenuto con la nobile regia del nuovo commissario regionale, l’amico Francesco Boccia, che nel 2016 si batteva con me per il partito comunità contro il partito persona. Mio padre mi parlava da bambino dello statista di Maglie Aldo Moro, io racconterò un giorno ai miei nipoti dello statista di Bisceglie. È il segno dei tempi amici miei! W la libertà!”.  

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