rotate-mobile
Politica

Bando Luci d'Artista, Lambiase rivela: "Ecco perchè il Comune rischia"

Il consigliere comunale di opposizione entra a gamba tesa nel dibattito sul ricorso al Tar presentato dalla società francese "Blanchere illumination” e critica la Giunta guidata dal sindaco Enzo Napoli

Oggi, come annunciato, è partita l’installazione della Luci d’Artista nonostante la spada di Damocle del ricorso presentato dalla società francese "Blanchere illumination” contro l’affidamento dell’appalto alla società Iren. Per il consigliere comunale Gianpaolo Lambiase “in una città del Sud, nella quale la disoccupazione cresce inesorabilmente e l’area industriale si è svuotata, l’iniziativa natalizia è diventata fattore prioritario (forse l’unico) a sostegno dello sviluppo locale. Perciò - precisa- guai a chi parla male della grande idea, partorita dieci anni fa, di montare le Luci d’Artista a Natale!”

Le critiche

L’esponente della lista “Salerno di tutti”, allo stesso modo, critica la manifestazione “per lo scarso contenuto culturale, per i disagi provocati ai residenti, per l’inquinamento atmosferico causato dalla congestione del traffico”. Poi Lambiase entra nel merito del ricorso al Tar spiegando perché avrebbe messo in “stato di agitazione” l’intero apparato comunale. A suo parere, i motivi sono due. Il primo: “L’Amministrazione comunale si è accorta troppo tardi che non è possibile impegnare la Iren di Torino per il “montaggio” delle “Luci”, dal 2006 ad oggi, senza uno straccio di gara. E’ stato sempre dato incarico “diretto” alla ditta piemontese, la quale ha incassato oltre 25 milioni di euro in 10 anni. Nel 2017, finalmente il Comune bandisce una pubblica gara d’appalto (allestimento delle “Luci” per tre anni ad un costo di 6,9 milioni di euro + Iva)”.

Il secondo motivo, invece, riguarda la incompatibilità  della stessa Iren a partecipare alla gara. La Iren - ricorda Lambiase -  è una società quotata in Borsa, molto attiva nei settori del gas e dell’energia elettrica. A fine 2016 si fonde con Salerno Energia Vendite, società partecipata dal Comune di Salerno. "Questa operazione finanziaria ha consentito alla Iren di acquisire la maggioranza delle azioni societarie, senza sborsare un euro”. Una delle motivazioni del ricorso della seconda ditta, che ha partecipato alla gara d’appalto, è proprio il “conflitto d’interesse”, che sembra evidente, tra la Iren ed il Comune. “Può partecipare il “socio” del Comune ad una gara d’appalto bandita dallo stesso Comune?” si domanda Lambiase, che ricorda ancora: “Evidenziai la questione in Consiglio, prima dell’espletamento della gara, attraverso una interrogazione scritta. Le risposte ricevute dall’Amministrazione Comunale, a mio parere, furono insoddisfacenti. Infatti non solo il vecchio sistema normativo in materia di appalti pubblici ed il Nuovo Codice dei Contratti sembrano chiari sull’argomento, ma lo è anche una “giurisprudenza” consolidata. In tali circostanze, l’atteggiamento dell’Amministrazione avrebbe dovuto essere altro: "Laddove sussistano situazioni di “contrasto” anche solo potenziale, ai fini della configurabilità di un conflitto d’interesse, non occorre sindacare se in concreto potrebbe aver luogo la violazione dei principi d’imparzialità e buon andamento, è sufficiente la sussistenza di un ragionevole dubbio che ciò possa avvenire, in quanto ciò è già di per se stesso idoneo a ledere il principio che vuole l’immagine della Pubblica Amministrazione al di sopra di ogni sospetto

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bando Luci d'Artista, Lambiase rivela: "Ecco perchè il Comune rischia"

SalernoToday è in caricamento