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Danni maltempo nel Salernitano, Bonavitacola attacca Costa: "Governo assente"

Il vice presidente della Regione Campania prende di mira il ministro dell'ambiente che, oggi, sarà a Padula per partecipare ad un convegno organizzato dal Parco Nazionale del Cilento

Esplode la polemica sui danni provocati dal maltempo in provincia di Salerno e in Campania. Il vice presidente della Regione Fulvio Bonavitacola attacca a muso duro il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che, oggi, parteciperà ad un convegno, a Padula, organizzato dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e dal Ministero dell'Ambiente, sulla 'Fiscalita' di vantaggio nei Parchi Nazionali.

Le frecciate contro il ministro

Il braccio destro del governatore De Luca ci va giù duro: “Il tema, francamente, sembra adatto per un appuntamento rituale e fuori contesto. Ci sono ben altre stringenti priorità su cui occorre concentrare l'impegno delle istituzioni nazionali e locali per fronteggiare i gravi effetti causati dall'eccezionale maltempo dei giorni scorsi. Sarebbe auspicabile che tale impegno fosse in queste ore volto a completare un'aggiornata ricognizione dei danni nei diversi comuni".  Non solo. “Nel contempo – attacca Bonavitacola - il ministro dell'ambiente dovrebbe prioritariamente dare un concreto impulso perchè il governo nazionale assuma decisioni all'altezza della grave situazione di emergenza che si è venuta a determinare, con stanziamenti di risorse adeguate alla gravità  della situazione e procedure d'intervento davvero semplificate e operative. Al momento - spiega - si registra solo l'azione, consapevole e responsabile, con cui ha prontamente agito la Regione Campania. Dapprima nell'azione di soccorso alle popolazioni più colpite e subito dopo con un primo stanziamento di 8 milioni di euro per interventi urgenti: movimenti franosi, esondazioni, mareggiate, ristoro attività economiche, richiesta al Governo di dichiarare lo stato di calamità".

L'appello finale

Per Bonavitacola, infine, "da parte del governo, che pure dispone di risorse rilevanti a livello nazionale, non c'è' stata fin qui pari attenzione. Solo due milioni di euro in occasione della precedente emergenza di qualche settimana fa. Troppo poco - conclude - Per questo vogliamo dire con chiarezza: questo non e' il momento della convegnistica, è il tempo di agire con priorità e seriamente per la messa in sicurezza dei territori colpiti. Sarebbe auspicabile che tutte le istituzioni, a partire dal Governo nazionale e dal Ministero dell'Ambiente, se ne rendessero conto e agissero di conseguenza". 

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