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Manifesti "selvaggi" di Piero De Luca a Salerno: il M5S chiama i carabinieri

Gli attivisti del Movimento Cinque Stelle pubblicano anche un video sulla loro pagina Facebook. Nel mirino finisce il primogenito del governatore della Campania, candidato con il Pd nel collegio del capoluogo

E’ polemica a Salerno per l’affissione dei manifesti di Piero De Luca. Gli attivisti del Movimento Cinque Stelle hanno telefonato ai carabinieri per denunciare il mancato rispetto degli spazi da parte di coloro che stanno affiggendo i manifesti elettorali del primogenito del governatore della Campania, candidato con il Pd nel collegio di Salerno.

Il caso

A rendere nota la notizia sono proprio i militanti grillini con un post, a cui è allegato anche un video, sulla loro pagina Facebook:

“Ieri, 21 febbraio - scrivono - durante il consueto giro per affiggere i manifesti dei candidati del MS negli appositi spazi assegnati dalla prefettura, per l'ennesima abbiamo constatato che tutti gli stalli della città di Salerno sono abusivamente occupati dai manifesti di un unico candidato di un unico partito. Trattasi del ben noto delfino e figlio del governatore della Regione Campania, Piero De Luca, in lizza alla Camera dei Deputati nelle liste Pd. Abbiamo chiamato i Carabinieri per denunciare il comportamento illegale di questo signore, non curante della legge e irrispettoso nei riguardi dei cittadini e delle altre forze politiche. Un atteggiamento sprezzante al quale si spera di porre fine con questa nostra azione. Invitiamo tutti gli attivisti d'Italia a fare altrettanto”.

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