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Liberazione, il manifesto di Cirielli indigna di nuovo la Sinistra

Per il terzo anno di seguito, il manifesto sul 25 aprile steso dal presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, suscita indignazione nella Sinistra. PDCI: "Se non fa un passo indietro, chiederemo l'intervento della magistratura"

Indignati e amareggiati, numerosi cittadini salernitani, per il terzo anno di seguito, per il manifesto sulla Liberazione del presidente della Provincia, Edmondo Cirielli. Prendendo a prestito le parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, pronunciate in occasione della giornata in ricordo delle vittime delle foibe, infatti, Cirielli, come di consueto in questi ultimi anni, ha sottolineato "come non ci si debba chiudere in rappresentazioni idilliache e mitiche della Resistenza, in particolare del movimento partigiano, come non se ne debbano tacere i limiti e le ombre". Ancora, il presidente ha precisato come "non tutti, nella Resistenza, si batterono per la democrazia e non tutti lo fecero con onore e civiltà".

Chiede le immediate dimissioni da parlamentare e da presidente della Provincia di Cirielli, dunque, il partito dei Comunisti Italiani di Salerno che ha espresso tutto il suo dissenso per il manifesto. "La misura della nostra indignazione è ormai colma - spiegano dal PDCI - Le ipotesi sono due: o Cirielli crede veramente a quanto riportato nei suoi manifesti, o cerca di fare disinformazione. Nel primo caso, sia chiaro una volta per tutte, la sua libertà d'espressione è stata garantita dal sacrificio di giovani partigiani come Giaime Pintor e dalla strenua resistenza di valorosi antifascisti come il dirigente del Pci Mario Garuglieri. Quando Cirielli parla di onore ai Caduti - continuano - non fa altro che mettersi sullo stesso piano di minuscole organizzazioni para-teppistiche da qualche tempo operanti sul nostro territorio e afferenti all'area politica dell'estrema destra fascista".

L'invito ad onorare anche i caduti che "in buona fede lo fecero dalla parte sbagliata", corrisponde, secondo il partito, ad omaggiare "la memoria dei delinquenti che parteciparono alla repubblica di Salò, il che equivale all'apologia di reato". "Sostenere che gli angloamericani ci abbiano liberato dal comunismo è un falso storico, vuol dire ignorare gli accordi di Yalta - aggiunge il segretario Paolo Battista - Nel caso in cui Cirielli non creda a quanto affermato, ma cerchi di infangare la memoria dei Partigiani per mero calcolo personale, al fine di confondere quanti, in un'epoca ormai storicamente lontana dai fatti, sono vittime di una  temperie morale superficiale e deviante, e pertanto inclini a credere alle mistificazioni filo-fasciste, si configura per il presidente della Provincia il reato di abuso della credulità popolare e di diffamazione".  Il Partito dei Comunisti Italiani, dunque, annuncia di ricorrere alla magistratura qualora Cirielli non facesse un passo indietro ed invita tutti i cittadini a prender parte al corteo del 25 aprile che inizierà alle ore 9:30 da piazza Ferrovia.

A prender parte al corteo, anche il circolo di Sinistra Ecologia Libertà  “Miriam Makeba” che, a sua volta, bacchetta il manifesto di Cirielli. "Ricordare il 25 Aprile non solo è un atto dovuto verso chi con la propria vita e con immense sofferenze ha saputo dare al nostro Paese la democrazia e la libertà e quindi dare la possibilità ai soliti nostalgici, come ad esempio l’onorevole Cirielli, fare la propria opera di revisionismo storico grazie al sacrificio degli stessi che lui attacca e rinnega ma è anche ribadire che non tutti i morti sono uguali e quindi non vanno messi sullo stesso piano - hanno precisato - Nel ribadire che tutte le vite umane sono sacre non può però esimersi dal ricordare al caro Cirielli e ai suoi “fans”, come Casa Pound ad esempio, che chi è caduto combattendo per la libertà del nostro Paese, contro la dittatura fascista e contro l’occupazione nazista, o fucilato o in un campo di sterminio non ha lo stesso peso di chi è morto per difendere il nazifascismo e la dittatura, che facevano parte dei plotoni di esecuzione, o torturava, o rastrellava o organizzava i treni della morte e al contempo affamava l’intero popolo italiano".

"Cirielli si preoccupasse di più per gli scandali, inchieste, processi o gli arresti che coinvolgono diversi suoi uomini fedeli come l’ex sindaco di Pagani o come il suo segretario generale, nonché comandante provvisorio della sua polizia nonché attuale sindaco di Baronissi, neo acquisto del centro destra", hanno concluso dal circolo di Sinistra Ecologia Libertà. A ricordare il 25 aprile, intanto, anche il manifesto del Comune di Salerno "nel grato ricordo dei caduti per la Libertà la rinnovata mobilitazione per la Giustizia, la Democrazia, la Solidarietà". Appuntamento con le celebrazioni del 25 aprile, dunque, domani mattina, alle ore 9:30, in piazza Ferrovia.

 

 

 

 

 

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