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Mercato San Severino, Romano: “Scaduto termine contrattuale per i lavori, ma la scuola ancora non c’è”

Parla il candidato alla carica di sindaco per il Movimento Civico Sanseverinese

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

“E’ scaduto l’11 aprile il termine dei 420 giorni a disposizione dell’impresa appaltatrice per il completamento dei lavori del nuovo edificio scolastico elementare e medie inferiori di Piazza del Galdo. Ma quanto realizzato finora non arriva neppure alla metà di quello che la Comunità attende. Quanto avevamo denunciato qualche mese fa si sta rivelando tragicamente corrispondente al vero”.
Così Giovanni Romano, candidato alla carica di sindaco per il Movimento Civico Sanseverinese alle elezioni amministrative del prossimo 12 giugno. “Avevamo rilevato una serie di irregolarità e di “stranezze” per i lavori della scuola fin dalla anomala consegna effettuata nel febbraio del 2021 sotto riserva di legge e nella successiva anticipazione di soldi effettuata senza il regolare contratto. Lo scorso mese di dicembre abbiamo documentato che i lavori, dopo dieci mesi, erano
sostanzialmente fermi e non sarebbero stati ultimati nel termine dei 420 giorni previsti dal contratto.
Purtroppo i fatti confermano che avevamo ragione. L’inaugurazione della scuola si sarebbe dovuta tenere ieri, ma allo stato i lavori non sono arrivati
neppure alla metà del previsto nonostante il termine contrattuale sia scaduto. Ancora una volta l’inesistente azione di controllo dell’Amministrazione produce danni gravi alla nostra Comunità e abbiamo segnalato questa incresciosa situazione alle competenti Autorità.
Innanzitutto perché siamo preoccupati per la tenuta del finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica. Infatti non c’è traccia, nei documenti ufficiali del Comune, né delle motivazioni che hanno causato questo grave ritardo da parte dell’impresa appaltatrice, né della doverosa azione di verifica del Comune e questa circostanza potrebbe causare una revoca del finanziamento. Inoltre, da ieri scattano le penali per il mancato rispetto dell’impegno contrattuale che sono
quantificate in euro 500,00 al giorno fino al limite massimo del 10% del valore dei lavori appaltati, raggiunto il quale scatta la rescissione del Contratto. Una circostanza, quella della penale, che potrebbe ulteriormente aggravare l’onere finanziario a
carico dell’impresa. Infine non va trascurato che l’impresa appaltatrice è la stessa che dovrebbe realizzare il Palazzone di 27 metri al posto del Palazzetto dello Sport di Via Aldo Moro al Capoluogo. In quest’ultima vicenda i fatti che abbiamo portato all’attenzione delle Autorità e della opinione pubblica hanno dimostrato che l’Amministrazione Comunale è stata insolitamente “generosa” nei confronti dell’impresa e molto poco attenta agli interessi della Città.
Alle Autorità abbiamo chiesto un intervento per verificare i motivi del ritardo, accertare le responsabilità dell’Amministrazione che avrebbe dovuto esercitare un’azione di controllo che non sembra esserci stata, stabilire se sono state liquidate le indennità ai coloni dei fondi agricoli visto che sono stati indennizzati solo i proprietari e di accertare l’effettiva applicazione della penale quotidiana cha va defalcata dai prossimi stati di avanzamento. Questa vicenda è una ulteriore prova del declino amministrativo in cui è stata trascinata la nostra Città da una Amministrazione inconsistente e sempre più lontana dalle reali esigenze della nostra
Comunità.

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