Unità Operativa Neonatale a rischio chiusura a Battipaglia: l'appello di Francese e M5S
Nuove reazioni alla grave carenza di personale che sta caratterizzando, ormai da tempo, l'ospedale della Piana del Sele
Non sono state ancora risolte le criticità presso l’Unità Operativa Neonatale e la TIN (terapia intensiva neonatale) dell’ospedale "Santa Maria della Speranza" di Battipaglia. “Bisogna assolutamente salvaguardare un ospedale che garantisce circa 1300 parti annui e circa 400 ricoveri di TIN e Patologia Neonatale, rispondendo alle esigenze di un territorio molto vasto, che comprende tutta la Piana del Sele, ma anche l’alto e basso Cilento”. È quanto denunciano la senatrice Felicia Gaudiano e il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano.
La denuncia politica
A causa della scarsità di personale, da tempo si paventa la chiusura dei reparti dell'unità Operativa Neonatale e la TIN, compromettendo gravemente il livello di assistenza di una popolazione che arriva a triplicarsi durante l’estate.“Siamo in contatto con il direttore generale Mario Iervolino e chiediamo che si intervenga tempestivamente attivando tutte le procedure straordinarie atte a reperire personale medico, scongiurando così un’eventuale chiusura, ovvero forti ridimensionamenti che riducono le prestazioni e l’assistenza sanitaria. Non è possibile consentire che le gravi carenze di personale mettano a repentaglio la salute e la vita stessa di tantissima gente. Per questo non solo va assolutamente scongiurata la chiusura dei reparti, ma va necessariamente potenziata, nel rispetto degli standard minimi di sicurezza e a garanzia del diritto alla salute di tutti”.
L’appello del sindaco Francese:
Da mesi insieme al primario dell' Uoc di ostetricia dell'ospedale di Battipaglia, dott. Auriemma avevamo denunciato la grave situazione in cui versava il reparto a causa della carenza di neonatologi. Inascoltato! I vertici dell'Asl, responsabili del disastro che stiamo vivendo in questi giorni, colpevolmente tacquero! Quando qualche mese fa, in segno di protesta contro le condizioni in cui versavano diversi reparti del nostro ospedale per la carenza di personale, e fra questi il reparto di ostetricia e neanatalogia, fui costretta ad incatenati dinanzi al presidio ospedaliero, pezzi della politica locale irrisero a quel gesto, mi accusarono di volere ingigantire i problemi per fini elettorali. Adesso con quei problemi ci stanno sbattendo il muso tutti , adesso tutti scoprono le difficoltà dell'ospedale di Battipaglia. Sia chiaro ai vertici dell'Asl, noi non siamo disposti ad accettare passivamente un ulteriore colpo al nostro ospedale. Invitiamo pertanto il Direttore Generale dell'Asldi farsi finalmente carico del problema della neonatalogia di Battipaglia e di procedere, in via di assoluta urgenza alla assunzione di neonatologi, per evitare un ulteriore disservizio. Chi non ha ascoltato per tempo l'allarme lanciato dai territori ha adesso il dovere di rimediare ad una situazione che assume carattere di assoluta emergenza. Non ci fidiamo nel modo piu' assoluto di chi dopo anni non e' stato ancora capace di riaprire la medicina nucleare nel nostro ospedale dopo anni di chiusura improvvida e lesiva del diritto alla salute di centinaia di migliaia di cittadini, nonostante impegni e promesse. O ha consentito la chiusura della chirurgia del rachide. Non c'e' carenza di fondi che tenga; Non c'e' difficolta' burocratica da opporre come scusante. Siamo di fronte al mero disinteresse verso un intero territorio.La verità che si disegna in modo sconcertante è quella di scelte politiche e manageriali che in questi anni hanno atteso a potenziare l'ospedale San Leonardo penalizzando gli ospedali sul territorio ,in particolare quello di Battipaglia. Nel frattempo , per evitare di lasciare le puerpere a se stesse, ed evitare di dare , definitivamente, l'idea dello sfascio della sanità pubblica , chiedo quale Sindaca e responsabile primo della salute dei miei concittadini al direttore generale Di emettere ad horas apposita ordinanza che disponga il trasferimento delle gravide pre-termine che giungono al .P.O. di Battipaglia verso il P.O. di Nocera e del San Leonardo con una corsia preferenziale , utilizzando l'ambulanza dell'ospedale di Battipaglia senza passare attraverso il 118, visto che passando attraverso il 118 occorrerebbe aspettare che si liberi un posto in TIN e in ostetricia della Regione Campania passa del tempo che potrebbe potrebbe risultare fatale per il nascituro pre maturo. Evitiamo che una incapacita' gestionale ed una politica sanitaria fallimentare si trasformi in un dramma per chi ha bisogno della funzionalita' di quei reparti. Ovviamente il PO di Nocera ed il San Leonardo dovranno attrezzarsi per rispondere a questa nuova richiesta da altro territorio. Bisogna mettere in campo anche una specifica campagna informativa, per evitare che le donne all'oscuro della chiusura della TIN del.presidio ospedaliero di Battipaglia continuino a rivolgersi al nostro ospedale con aggravi temporali che possono risultare fatali. C'e' bisogno di uno specifico intervento della politica regionale, per ricollocare fra le priorita' della Regione Campania le questioni ospedaliere della Piana del Sele e di Battipaglia in particolare.