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Palazzetto dello Sport, il Comune di Salerno deve risarcire la società fallita: M5S all'attacco

Esplode la polemica politica dopo la sentenza del tribunale

L’amministrazione comunale di Salerno deve pagare 376.296,13 euro di risarcimento al curatore fallimentare della Delfino Costruzioni Spa. Una cifra a cui vanno aggiunti gli interessi moratori e la rivalutazione monetaria. A stabilirlo - riporta Il Mattino - il giudice onorario della prima sezione civile del tribunale di Salerno, Ornella Mannino. 

Le querelle giudiziaria 

La vicenda nasce dalla realizzazione (mai avvenuta) del Palazzetto dello Sport nei pressi dello stadio Arechi, il cosiddetto PalaSalerno. Un cantiere aperto e abbandonato in quanto il Comune imputava la sospensione dei lavori al fallimento della società; quest’ultima, invece, ha denunciato “diseconomie subite per accadimenti non ascrivibili al proprio comportamento e imputabili, invece, ad inadempienze gravi della sola stazione appaltante”, ovvero il Comune.Nel dare ragione alle richieste della Delfino, il magistrato ha fatte proprie le motivazioni addotte nel procedimento giudiziario dalla società relativamente alla revoca di quell’appalto. 

Le critiche di Catello Lambiase (M5S): 

“Tra ritardi, errori di progettazione e querelle giudiziarie che durano da oltre un decennio, il giudice ha dato ragione alla società a cui il Comune decise di revocare l’appalto. Purtroppo questa triste vicenda segue di pochi giorni la notizia che ha visto lo stadio Vestuti  al centro di una pomposa presentazione di un progetto, che - evidentemente - era solo nei sogni di qualcuno, ma che si scontrava con le regole per far rientrare lo stadio storico cittadino nei fondi dedicati al Pnrr. Ci viene il dubbio che la smania di presentare un progetto (ad esempio quello del Vestuti) -  quando ancora non era nemmeno sulla “carta” -  possa trovare una spiegazione alla luce dell’incresciosa situazione del Palazzetto. La presentazione “faraonica” serviva a gettare un po’ di fumo negli occhi dei salernitani che a fronte di promesse elettorali non vedono sorgere nella città nessuna struttura polifunzionale degna di tale nome. Queste due situazioni hanno un unico comune denominatore: problemi che si trascinano da decenni e che vedono una amministrazione, solita ad autoproclamarsi “eccellenza amministrativa”. I cittadini potranno constatare da soli che una amministrazione che dura da tempi biblici non è stata in grado di risolvere nessuno dei due problemi: non è riuscita a dare decoro alla sede storica dello sport cittadino nel centro cittadino e neanche ha portato a termine un palazzetto dello sport nella periferia. E’ duro constatare ciò che ho più volte denunciato in campagna elettorale: tanto più grandi sono le promesse elettorali, tanto più rumore faranno le opere incompiute. Ad esse, purtroppo, si sommano le ingenti cifre che un Comune, già peraltro indebitato, debba risarcire giocando sulla pelle dei cittadini. Non possiamo – però -  rimanere inermi di fronte a tanta incompetenza: chiederemo con chiarezza al sindaco ed alla maggioranza di riferire in consiglio comunale quale azione intendono mettere in campo per invertire la tendenza. Palazzetto dello sport e Vestuti sono due facce della stessa medaglia, quella della corsa all’annuncio in assenza di fatti. I veri sconfitti sono i salernitani, che si trovano con strutture sportive fatiscenti e con le tasse più alte da pagare per riparare ai danni di una amministrazione che continua a sbandierare la propria efficienza, vero bluff di una propaganda sempre più povera di concretezza".

L’affondo di Claudia Pecoraro (M5S):

“In quella che è stata definita in campagna elettorale dalla maggioranza, con almeno una buona dose di fantasia, “La città dello sport”, oggi assistiamo a un’altra sconfitta che ha pochi e facilmente individuabili responsabili, ma numerose vittime, tutti noi cittadine e cittadini salernitani. Il Comune di Salerno è infatti stato condannato dal Tribunale a risarcire una cifra di oltre 370mila al curatore fallimentare della ditta aggiudicataria della costruzione del Palazzetto dello Sport, di cui oggi rimane poco più di una discarica a cielo aperto. Il provvedimento giudiziario arriva tra l’altro a pochi giorni dalla clamorosa bocciatura dello stanziamento dei fondi del Pnrr per il restyling dello Stadio Vestuti. Un progetto, o per meglio dire l’annuncio della volontà di presentarlo, a dir poco vago, generico, approssimativo, sbandierato in pompa magna poche settimane fa. Non si era probabilmente nemmeno a conoscenza che per reperire tali finanziamenti fosse necessario l’appoggio del Coni o di una Federazione Sportiva, requisito totalmente ignorato tanto da non essere inserito nel progetto.  Mossa posta in essere per distogliere l’attenzione della cittadinanza e dell’opinione pubblica da quello che era un problema reale, che è il Palazzetto dello Sport e il fallimento della società che avrebbe dovuto costruirlo, e la conseguente condanna di risarcimento danni, che pagheremo noi cittadini e cittadine con un ulteriore aumento delle nostre tasse, altra testimonianza del dissesto economico nel quale il Comune vige ormai da anni, come riportato anche da il Sole 24 Ore. Tutto ricadrà sulle spalle della popolazione salernitana in probabili termini di aumento dell’addizionale comunale? Resta una certezza, l’assoluta incapacità di una progettualità amministrativa in grado di rispondere alle esigenze della nostra città”. 

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