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Consulenze esterne del Comune di Salerno: il monito di Stasi, De Fazio e Peduto

La nota: "Abbiamo letto della pioggia di consulenze esterne del Comune di Salerno, per un ammontare di 856.336 euro nel solo primo semestre 2013: Coscia resta in silenzio?"

Forti perplessità, da parte del consigliere comunale Pietro Stasi, del consigliere provinciale Massimo De Fazio e del portavoce cittadino di FdI Rosario Peduto, in merito alla diffusione, su Cronache del Mezzogiorno, dell’entità delle consulenze affidate dal Comune di Salerno a professionisti esterni.

“Leggendo della pioggia di consulenze esterne con cui il Comune di Salerno, per un ammontare di 856.336 euro nel  solo primo semestre 2013, ha stipulato contratti con svariati professionisti esterni, in barba alle politiche di stringente risparmio applicate ai bilanci riservati ai servizi forniti ai cittadini da un lato ed alle buste paga dei propri dipendenti dall’altro, non possiamo non rilevare l’assoluto silenzio in merito  da parte di chi (come il capogruppo PD al consiglio provinciale Giovanni Coscia) nei mesi scorsi non perdeva occasione per ergersi a implacabile censore dei rapporti e delle convenzioni che l’ente Provincia stabiliva a titolo assolutamente gratuito con la quasi totalità dei professionisti esterni alla struttura", sottolineano i consiglieri.

"Il gruppo Pd alla Provincia, in diverse conferenze stampa, parlava ferocemente di intollerabile spreco di danaro pubblico, ignorando totalmente la realtà di assoluta gratuità dei contributi professionali al centro della loro vuota polemica. Ora, di fronte alle cifre davvero irritanti che il Comune di Salerno ha speso nei primi sei mesi del 2013 (basti pensare, per tutti,  alle collaborazioni di alcuni prestatori intellettuali d’opera liquidati con compensi, come nel caso di tre consulenti che hanno svolto una non meglio precisata Attività di Supporto all’ufficio di coordinamento  Più Europa, che spaziano dai 17.000 ai 32.000 euro per soli 12 mesi di prestazioni), ci aspettiamo lo stesso zelo censorio adottato, in precedenza maldestramente nei confronti dell’ente Provincia, perché tacere in questo caso significherà essere non solo censori a corrente alternata ma anche e soprattutto complici di uno sperpero assolutamente vero ed intollerabile da parte di un ente, quale il Comune di Salerno, già sulla soglia del dissesto finanziario ed economico”, hanno concluso.

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