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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Pnrr, Carfagna a Salerno: "Su quota 40 i De Luca si mettano d'accordo"

Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale ha partecipato, oggi pomeriggio, ad un incontro elettorale presso il Bar Moka sul Corso Vittorio Emanuele

“Ci si metta d'accordo in famiglia De Luca perchè, prima, abbiamo sentito il padre sbraitare dicendo che quota 40 era una bufala e poi sentiamo il figlio diventare paladino a difesa della quota 40 che lui dice, giustamente e io condivido, essere minacciata dalla destra che vuole rinegoziare il Pnrr". A dirlo è il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, a margine di una iniziativa elettorale al Bar Moka di Salerno, sottolineando che "almeno in famiglia si mettano d'accordo”. Il ministro salernitano, dopo anni di fedeltà a Berlusconi, ha aderito ad Azione di Calenda. Al suo fianco i deputati Gigi Casciello e Rossella Sessa e tutti i candidati e dirigenti di Azione Salerno.

Autonomia differenziata

Sollecitata dai giornalisti, il ministro Carfagna ha chiarito: “Sono favorevole all'autonomia differenziata a patto che l'autonomia differenziata segua e rispetti il dettato costituzionale che prevede compensazione a favore di quei territori più deboli, di quei territori dove la capacità fiscale e la ricchezza collettiva sono inferiori”. “Questo - aggiunge - non può essere pagato dai cittadini attraverso un accesso a servizi di minore qualità o attraverso minori diritti di cui godere". "Quindi - dice - sì all'autonomia differenziata, ma contemporaneamente, bisogna approvare, istituire e finanziare un fondo di perequazione per i territori più svantaggiati e anche l'istituzione dei livelli essenziali delle prestazioni". Questi ultimi "sembravano - ricorda Carfagna - una cosa irrealizzabile, invece grazie alla serietà del governo Draghi sono stati approvati i primi tre livelli essenziali delle prestazioni che significa livelli minimi di servizi che devono essere garantiti a tutti i cittadini indipendentemente dal luogo di residenza". "E l'abbiamo approvati per gli asili nido, per il trasporto scolastico degli studenti con disabilità e per gli assistenti sociali. Quindi, sono dei settori cruciali per la qualità della vita dei cittadini con delle ricadute molto concrete"

Le elezioni

"Io faccio campagna elettorale a testa alta, rivendicando quello che ho fatto in questi diciotto mesi di governo". "Mi sarebbe stato difficile - dice - in un partito che ha sfiduciato Draghi e lo ha fatto senza una ragione comprensibile perchè Draghi non è caduto perchè governava male o perchè non era capace di fronteggiare le grandi emergenze del Paese oppure perchè non si occupava del Sud. Draghi è caduto per questioni di piccolo cabotaggio, perchè Conte non ce la faceva più a vedere Draghi a Palazzo Chigi al suo posto". "Il governo Draghi - aggiunge - è caduto perchè bisognava consentire a Salvini di riagganciare la Meloni che lo aveva distanziato troppo nei sondaggi o perchè a qualcuno è stato promesso di fare il presidente del Senato o il presidente della Repubblica". "Queste - evidenzia - sono le ragioni per cui è caduto il governo Draghi. Bisogna dire la verità ai cittadini".

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