Primarie Pd, De Luca ironico: "Mi capita di ascoltare personaggi della Lapponia"
Il sindaco di Salerno tuona contro Cozzolino: "Mi sono dimesso da leader dell'opposizione rinunciando ho rinunciato a 15mila euro al mese e a un vitalizio. Io posso parlare quindi, altri no"
Vincenzo De Luca rilancia la sua azione politica in vista delle primarie del prossimo 11 gennaio, con le quali il centrosinistra scegliere lo sfidante di Stefano Caldoro. Dai microfoni di Liratv il sindaco di Salerno invita i campani a recarsi alle urne. "Grazie allo slittamento delle elezioni a maggio, avremo qualche settimana in più per spiegare ai cittadini le tante vergogne della Regione Campania.Ribadisco che le Primarie sono aperte a tutti i cittadini. Bisogna andare al seggio muniti di certificato e pagare due euro per sostenere le spese. Mi auguro che, a iniziare dal nostro territorio, ci sia una partecipazione di massa, anche per parare eventuali cattive intenzioni".
Poi De Luca ricorda le precedenti primarie in occasione delle elezioni comunali di Napoli: "Qualche anno fa c’è stata un’esperienza di primarie arrivate alle cronache nazionali: hanno fatto tante porcherie, e qualcuno dei protagonisti di quelle porcherie è ancora sulla scena. Grazie a quelle porcherie ha vinto De Magistris, perché suscitarono giustamente un enorme disgusto tra la gente. La sconfitta del Pd a Napoli fu il frutto diretto di quelle primarie vergognose: mi auguro che ci si ricordi di queste cose, anche se a tal proposito mi capita di ascoltare personaggi che sembrano venire dalla lontana Lapponia".
"Cinque anni fa nessuno si volle candidare - tuona il sindaco di Salerno - io mi presentai con la mia credibilità mentre nessuno voleva sentir parlare del Pd. Oggi ascolto ancora esponenti della vecchia giunta regionale (il riferimento è a Cozzolino) che si propongono oggi. Perchè non l’hanno fatto 5 anni fa quando era forte il disprezzo verso alcuni rappresentanti del Pd?». Infine aggiunge: "Mi sono dimesso dopo le elezioni perché ho ritenuto utile completare il progetto di trasformazione della mia città. E oggi posso dimostrare cosa ho fatto. Per farlo ho rinunciato a 15mila euro al mese e a un vitalizio che avrei avuto se fossi rimasto alla Regione. Io posso parlare quindi, altri no" conclude.
