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Primarie Pd, De Luca a Tgcom24: "Nessun passo indietro, resto in campo"

L'ex sindaco di Salerno smentisce un suo passo indietro dalla competizione interna al centrosinistra per la scelta del candidato alla Regione

Vincenzo De Luca torna a rilanciare la sua corsa verso Palazzo Santa Lucia. Dai microfoni di Checkpoint, rubrica in onda su TgCom24, l’ex sindaco di Salerno, decaduto dall’incarico due giorni fa dopo la sentenza della Corte d’Appello di Salerno, chiarisce ancora una volta la sua posizione rispetto alle primarie del Pd in Campania. “Mi sento - spiega De Luca - una persona che ha fatto il proprio dovere da sempre e che ha dedicato la sua vita alla comunità, che ha rappresentato un modello di amministrazione fatto di rigore e trasparenza assoluta. Intendo far valere questa mia condizione e lo farò rispettando le regole dello statuto del Pd. La mia candidatura rientra in quello che prevede il codice etico del partito, non c'è nessuna anomalia particolare”.

Poi si rivolge ai vertici del Pd: “Noi dobbiamo garantire una sola cosa al partito nazionale: di poter fare una campagna elettorale a testa alta e potendo presentarci con caratteri di moralità e trasparenza, di fronte a chiunque e in ogni parte d'Italia. Garantito questo - aggiunge - dobbiamo risolvere i problemi della Campania che sono giganteschi e sono irrisolti, a cominciare dalla tragedia della Terra dei Fuochi”. Poi l’ex primo cittadino ammette: “C'è stata - ammette De Luca - una richiesta di riflettere attentamente sulla mia candidatura. È una richiesta che la segreteria nazionale aveva il diritto e il dovere di fare. Abbiamo riflettuto. Io ho riflettuto e non trovo nessuna ragione per fermarmi. Con me nessuno ha definito inopportuna la mia candidatura. C'era solo stata una richiesta di riflettere perché giustamente il partito nazionale vuole evitare che vi fossero strumentalizzazioni”.

Per questo ribadisce che “non c'è da temere nulla. Noi possiamo fare la nostra battaglia a testa alta nei confronti di chiunque. Ci sono tutte le condizioni per andare avanti con grande serenità e civiltà nel confronto sulle primarie, lasciando la parola ai cittadini affinché si pronuncino. Io mi sento appoggiato dai miei concittadini e dagli elettori. Non mi permetto neanche di chiedere a Renzi sostegno. Lui è segretario del partito e credo che debba rimanere fuori da questa vicenda”. Infine gli scappa una battuta proprio sul premier: “Io renziano? Piuttosto è stato Renzi un deluchiano della prima ora”.

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