Primarie, De Luca incalza il Pd. Ma Valente lo zittisce: "Hai già perso contro Caldoro"

Nonostante i continui appelli del sindaco Vincenzo De Luca a sciogliere quanto prima il nodo della data di convocazione delle primarie "questa perdita di tempo è intollerabile", si accede sempre di più il dibattito nel Partito Democratico per scegliere il candidato da contrapporre a Stefano Caldoro. Questa mattina è giunta a Salerno la deputata renziana Valeria Valente, che ha partecipato ad una conferenza stampa di presentazione della scuola di formazione organizzata da Rifare l’Italia. La due giorni si svolgerà a San Marco di Castellabate dall’11 al 12 ottobre, a cui parteciperanno tra gli altri il presidente del Pd Matteo Orfini, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, l’europarlamentare Andrea Cozzolino, Marco Di Lello, Michele Emiliano, Francesco Nicodemo e la stessa Valente.

A margine dell’incontro, sollecitata dai giornalisti, la deputata renziana è tornata a parlare delle possibili candidature alle primarie del Pd: “Personalmente penso che forse bisognerebbe avere il coraggio di pensare a profili diversi e nuovi da quelli che già hanno giocato questa partita” afferma rivolgendosi indirettamente alla ridiscesa in campo di De Luca, che nel 2010 venne sconfitto proprio alle elezioni regionali dall’attuale governatore Caldoro. “Noi – aggiunge Valente - vogliamo discutere essenzialmente di programmi. Anche perché forse dovremmo trovare la buna e sana abitudine di partire da quelle per arrivare poi al candidato che interpreta il pensiero e le proposte condivise. La Campania deve ritrovare una nuova funzione nel Mezzogiorno e trainarlo maggiormente di quanto è stato fatto finora”.

Poi ricorda come “Renzi si è mosso in questa direzione e penso che il successo di questa stagione e il suo personale sia legato al coraggio di osare e di mettere in campo una nuova classe dirigente. C’è lo chiedono i nostri elettori, quelli che guardano con fiducia o che provano a ritrovare fiducia e speranza dentro una stagione di cambiamento. Il 41% - conclude Valente - ci chiede anche questa assunzione di responsabilità cambiare, che non significa inanzittuto nei volti, nei volti e nelle leadership”