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Primo maggio ai tempi del Covid, Cantalupo (Cisl pensionati) sull'importanza della festa dei lavoratori

Il segretario: "E’ un appuntamento che vuol rinnovare nel ricordo le tante lotte di lavoratrici e lavoratori, di uomini e donne, per raggiungere non privilegi ma mete e conquiste spesso negate e per rinnovare, nella mente e nello spirito di tutti, che le libertà e le conquiste vanno raggiunte con sacrifici"

Come l’anno scorso, anche quest’anno il 1° Maggio viene celebrato con poca enfasi e senza organizzare manifestazioni con le lavoratrici e lavoratori , salvo minime celebrazioni con deposizione di corone su luoghi significativamente storici e con limitazioni dovute al Covid -19. Questo però non significa spegnere la passione e l’euforia per una festa che, da anni, ricalca la storia del movimento sindacale italiano, europeo e internazionale, con le sue conquiste.

Lo ha detto il segretario della Fnp Cisl Pensionato, Giovanni Cantalupo, alla vigilia della festa dei lavoratori. "E’ un appuntamento che vuol rinnovare nel ricordo le tante lotte di lavoratrici e lavoratori, di uomini e donne, per raggiungere non privilegi ma mete e conquiste spesso negate e per rinnovare, nella mente e nello spirito di tutti, che le libertà e le conquiste vanno raggiunte con sacrifici, con privazioni e con tanta passione, senza artifici demagogici, individuando scelte chiare senza trionfalismi, senza distinzione di età, di ceti, di colore, di sesso, di ispirazione politica, ricordando anche alle nuove generazioni che le mete raggiunte possono e devono anche loro giovare", ha concluso il sindacalista.

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