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Provincia, Canfora rivendica la nomina di Di Nesta: "Avrà metà dello stipendio"

Il numero uno di Palazzo Sant'Agostina detta la linea dell'amministrazione provinciale in merito all'assestamento di bilancio e conferma la nomina del nuovo direttore generale esterno

Usa il pugno di ferro il presidente della Provincia Giuseppe Canfora, che questa mattina, a margine di una conferenza stampa, è ritornato sui temi legati alla difficile situazione finanziaria dell’Ente. "L’assestamento di bilancio votato giorni fa dal consiglio provinciale, che riguarda essenzialmente i conti della passata amministrazione, fotografa una realtà che richiede un grande sforzo teso a evitare lo sforamento del Patto di Stabilità interno. Confido - ha spiegato Canfora - nella capacità del nostro settore finanziario, e di tutti gli altri settori più esposti, di tenere la barra dritta per traghettare in modo indolore la Provincia verso il nuovo bilancio, che porterà la mia firma e quella dei nuovi organi istituzionali”.

Canfora ha fatto anche cenno ad un recente incontro a Roma, svoltsi all’assemblea dell’Unione delle Province d’Italia, durante il quale si è appreso di un ulteriore taglio di 1 miliardo di euro operato dal Governo centrale nei confronti delle Province. A tal proposito, è in atto un’azione coordinata con l’Anci che ha l'obiettivo di ottenere dal parlamento una serie di emendamenti che scongiurino - ha sottolinea il presidente - questo ingiustificato accanimento, che alla fine si ripercuote nei servizi erogati ai cittadini da Province e Comuni". Di qui la stoccata ai suoi precedessori: "Anche la gestione allegra delle finanze provinciali da parte dell’amministrazione che abbiamo alle spalle, ha contribuito a peggiorare le cose. Noi abbiamo il compito di raccogliere la sfida dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità con fondi di gran lunga insufficienti. Lo dobbiamo ai nostri cittadini”.

Infine il presidente della Provincia si è soffermato sulla nomina del nuovo direttore generale esterno, aggiungendo che l’avvocato Bruno Di Nesta, che dovrebbe percepire uno stipendio lordo di euro 158.953.80, come quello attribuito ai dirigenti apicali dell’Ente, "percepirà uno stipendio lordo annuo ridotto di ben oltre il 50 per cento e avrà il compito stringente di raggiungere quattro obiettivi strategici. Innanzitutto traghettare e adeguare l’Ente ai nuovi compiti e competenze, così come prevede la Legge Delrio 56/2014; ottimizzare la gestione dei servizi nell’ambito delle risorse di bilancio, anche mediante la rideterminazione della dotazione organica; provvedere alla formazione e gestione del bilancio e degli atti fondamentali secondo i principi di armonizzazione contabile; correggere eventuali guasti strutturali dell’Ente sia nell’organizzazione, sia nella gestione dei servizi che negli investimenti".

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