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Calo raccolta differenziata, Fdi propone la modifica del sistema di conferimento

Immediata la replica di Calabrese: "Gli sfugge che senza la raccolta differenziata "porta a porta", sicuramente i "Fratelli" Iannone, Bellacosa e Romano non avrebbero potuto vantarsi per i risultati raggiunti in provincia"

Calo della raccolta differenziata a Salerno, interviene il portavoce cittadini dei Fratelli d'Italia Rosario Peduto: “Come già da noi proposto qualche settimana addietro, invitiamo ancora una volta l’amministrazione comunale di Salerno ad operare una ricognizione efficace ed urgente sull’attuale livello, per qualità e percentuali, del conferimento della raccolta differenziata attraverso il sistema-metodo del “porta a porta”: è innegabile , come attestano i dati ufficiali relativi ai primi mesi dell’anno in corso, il decremento della percentuale di raccolta che è passata  dal 72% del primo anno di realizzazione, su scala cittadina globale, del metodo “porta a porta” , al 64,70% dei primi tre mesi del 2013. Una rilevante flessione del 7% in soli tre anni che da sola basterebbe  per convincere un’amministrazione pragmatica ed attenta ai risultati “sul campo” delle proprie scelte amministrative, ad operare una seria ricognizione volta alla ricerca del metodo di conferimento più efficace per mantenere alto e “da primato” il livello e le percentuali della raccolta”.

“Ma se a tutto ciò – continua Peduto - aggiungiamo che, inoltre, mai si è proceduto a legare , in questi tre anni, la diffusione sull’intera scala cittadina della raccolta differenziata “globale” ad un importante decremento della tariffa sui rifiuti, la Tarsu sul modello di  quanto avviene, invece, in realtà cittadine che utilizzano lo strumento della riduzione della tassa sui rifiuti per incentivare le buone pratiche di differenziazione dei rifiuti, ma che anzi si è addirittura arrivati ad essere, all’opposto, la seconda città d’ Italia con la Tarsu più alta ( seconda dietro Napoli, secondo uno studio di “Cittadinanzattiva” ); e se ancora aggiungiamo la realtà, più volte segnalata e sempre più diffusa, della presenza “esteticamente” intollerabile di diffuse pratiche di errato conferimento, a bordo strada, dei rifiuti che vanno a formare ovunque micro e macro discariche a cielo aperto che stazionano per giorni nelle strade prima di essere rimossi ( in maniera spesso del tutto eccezionale, non rientrando nel quotidiano servizio di ritiro “differenziato” dei rifiuti ), allora diventa impossibile non ri-chiedere con forza all’amministrazione comunale un serio ripensamento del metodo di raccolta, per confermare percentuali alte di differenziazione dei rifiuti, per stimolare la cittadinanza alle buone pratiche attraverso una forte progressività della tariffa di competenza comunale legata alla certificazione delle buone pratiche, per ritornare ad essere una città meno degradata in termini di pulizia ed igiene delle proprie strade”.

Immediata la replica dell'assessore comunale all'Ambiente Gerardo Calabrese: "Al portavoce cittadino di Fratelli d’Italia sfugge evidentemente che senza la raccolta differenziata “porta a porta”, attivata dai Comuni non senza difficoltà, sicuramente i “Fratelli” Iannone, Bellacosa e Romano non avrebbero potuto vantarsi per i risultati raggiunti in provincia di Salerno e in Campania. Insomma, ancora una volta Rosario Peduto mutat pilum non mentem, rivelando di aver studiato anch’egli presso la “scuola Cirielli. Infatti, - afferma Calabrese - già in passato l’allora presidente della Provincia Cirielli mise addirittura in discussione i dati della raccolta differenziata certificati e incontrovertibili sulla base di riscontri che è possibile fare attingendo alla banca dati del Sistema Informatico Rifiuti che fa capo all’Osservatorio Provinciale sui Rifiuti,gestito proprio dalla Provincia di Salerno. Oggi, invece, il “rifiutologo” cittadino del partito di Cirielli sostiene che bisogna ritornare alla raccolta “stradale” con i cassonetti e prova ad utilizzare maldestramente i dati provenienti dalla stessa fonte - l’Osservatorio sui rifiuti - per criticare quanto fatto di buono dal Comune di Salerno e ampiamente riconosciuto da istituzioni nazionali e europee, da organismi tecnici e amministrazioni locali spesso amministrate dallo stesso centrodestra, come quella del Comune di Caltanissetta (a guida Pdl) che recentemente è stato a Salerno proprio per discutere di raccolta differenziata. 

Poi spiega: "Collocare Salerno tra i comuni che applicano la Tarsu non è proprio esatto, considerato che dal 2008 con il regolamento comunale sulla “Tarsu normalizzata” il totale a pagare viene determinato in parte dalla superficie e in parte dalla composizione del nucleo familiare, in ossequio al principio europeo “chi inquina paga”, come del resto avviene per molti dei Comuni inseriti nel dossier tra quelli che applicano la Tia. Non credo di dover aggiungere altro rispetto alla metodologia e alla attendibilità del dossier di “Cittadinanzattiva” e del “rifiutologo” Rosario Peduto al quale chiedo di indicarmi un solo Comune italiano, della stessa classe demografica di Salerno, che raggiunge l’obiettivo del 65% per cento utilizzando il metodo della raccolta “stradale”. Se sarà in grado di farlo – ha concluso Calabrese – sono disponibile a riconsiderare la modalità “porta a porta” attuata a Salerno. In caso contrario, al “nostalgico” Peduto regalerò un cassonetto stradale personalizzato».

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