Metropolitana, la rivolta dei pendolari: migliaia di firme per evitare lo stop

Quasi duemila firme sono state raccolte, solo nella giornata di ieri, lungo Corso Vittorio Emanuele, traversa di via Velia, per chiedere il mantenimento del servizio della metropolitana di Salerno. Centinaia i cittadini che si sono avvicinati agli stand allestiti nel centro cittadino dalle organizzazioni sindacali e dell'associazionismo, che proseguiranno anche nella giornata di oggi, ma in piazza Cavour dalle 9:30 alle 13 e dalle 16 alle 20. L'obiettivo è superare quota 5 mila firme per dare un segnale concreto e forte alle istituzioni, in particolare alla Regione Campania, affinchè si eviti la chiusura del servizio di trasporto su ferro entro il 1 aprile. 

Oltre alla Cgil Salerno e a Legambiente, tantissime le associazioni che hanno aderito all’iniziativa, tra cui “Noi per Salerno”, “Le ali della libertà”, “Erchemperto”,“Salerno attiva - Activa civitas”, “Salerno cantieri&architettura”, “Musikattiva”, “Osservatorio est oriente”, “Associazione sportiva GSK Karate”, “Cooperativa Sociale Il Villaggio di Esteban”, “Cooperativa sociale Fili d’Erba”, “Cooperativa sociale Verde Pino” e le associazioni studentesche “Uds”, “Link” ed “Udu”.“

Intanto prosegue lo scontro politico a distanza tra Comune di Salerno e Regione Campania sui fondi da destinare al servizio. Nella giornata di ieri l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vincenzo De Luca (sempre più in corsa verso Palazzo Santa Lucia) ha inondato la città di manifesti con su scritto "La Regione chiude la Metro, delinquenti politici", che hanno immediatamente scatenato l'ira dell'opposizione di centrodestra, che ha accusato il primo cittadino di sprecare i soldi dei salernitani per attaccare un altro Ente. 

Infine, ieri, il caso della metropolitana è finito sugli schermi nazionali con l'edizione del TG5 delle 13, che ha mostrato un servizio con il quale sono state spiegate le ragioni politiche che stanno portando la metro alla chiusura.