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Multe ai "cafoni", fa discutere la bozza del nuovo regolamento

Previste pene inasprite per i locali che fanno musica ad alto volume, sanzioni anche per chi stende i panni o innaffia le piante o sfama i gatti. Critiche e plausi alla bozza "De Luca" da esponenti politici locali

Guerra ai "cafoni", il sindaco Vincenzo De Luca applica la "tolleranza zero". Sanzioni dure contro i gestori di locali che trasmettono musica ad alto volume, multe a chi non raccoglie gli escrementi dei cani, a chi stende e lascia gocciolare i panni, a chi innaffia i fiori lasciando cadere acqua in strada. Questi alcuni dei comportamenti "cafoni" che secondo il primo cittadino vanno puniti. Il primo cittadino vuole includere queste sanzioni nel nuovo regolamento della polizia municipale.

De Luca lo ha annunciato nel corso di una trasmissione televisiva. Da diversi giorni, in città, si parla delle nuove sanzioni, anche se dallo staff del sindaco si ribadisce che nulla è ancora certo o è stato deciso. Così, riferisce l'ANSA, si è espresso il consigliere di maggioranza Gaetano Criscuolo: "La bozza è arrivata sul tavolo della commissione bilancio, ma sarà la commissione statuto e regolamento che dovrà vagliarla nel dettaglio e decidere sulle nuove norme".

Sino ad allora ci si baserà ancora sulla legge sulla sicurezza che prevede già sanzioni per i lavavetri, le prostitute ed i gestori dei locali che non rispettano gli orari che regolano la musica. «Non conosco - ha riferito il comandante della polizia municipale Eduardo Bruscaglin - il contenuto della bozza. Dunque, per ora, continueremo a lavorare sul regolamento già in vigore".

Critico il senatore Pdl Nino Paravia: "Salerno non è la città di facciata, civile e bella che appare e che viene pubblicizzata. Questo regolamento rappresenterebbe non un segno di efficienza del sindaco, che arriva comunque tardi su tematiche quanto mai attuali, ma sottolineerebbe solo che c'è ancora tanto lavoro da fare".

Tra i politici apprezzamento dal presidente del consiglio comunale Antonio D'Alessio: "Ogni norma che racchiude in sè un maggior rispetto per il prossimo non deve essere vissuta come una costrizione, bensì come una cosa positiva che apporterebbe miglioramenti alla città ed ai suoi abitanti".

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