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Ricapitalizzazione Cstp, Cascone: "Ora tocca ai comuni"

L'assessore comunale ai trasporti e alla mobilità esprime soddisfazione per la decisione dell'assemblea dei soci di ricapitalizzare il Cstp: "Ora tocca ai consigli comunali"

Sì alla ricapitalizzazione ed uscita dalla fase di liquidazione: l'assemblea dei soci ha deciso, ieri, di "salvare" il Cstp. Il giorno dopo il salvataggio dell'azienda di trasporto pubblico si registra, a mezzo nota stampa, la soddisfazione dell'assessore comunale ai trasporti e alla mobilità Luca Cascone: "La giornata di ieri è stata importante, dopo mesi di difficoltà - riferisce l'assessore alla mobilità - ma è importante precisare che si tratta solamente dell'inizio di un percorso ancora lungo. Ora toccherà ai singoli consigli comunali esprimersi positivamente sulla ricapitalizzazione e solamente dopo potremo capire quanti dei soci avranno aderito".

Luca Cascone assicura il mantenimento degli impegni da parte del comune di Salerno: "L'amministrazione comunale ha mantenuto e manterrà i propri impegni pur ribadendo, come ampiamente emerso anche nel dibattito nell'ultima assemblea dei soci - la stoccata del delegato ai trasporti della giunta De Luca - che la situazione in cui si trova il Cstp sia causa dei tagli regionali e provinciali applicati negli ultimi due anni per 17 milioni di Euro".

"Intendo evidenziare - ha proseguito Cascone - come solo l’oculata gestione degli ultimi 10 anni di questa azienda, sia dal punto di vista politico che manageriale, ha posto le basi per le attuali condizioni per le quali abbiamo ancora la speranza di traghettare il Cstp, centenaria azienda di trasporti dell’intero territorio salernitano, fuori dalla liquidazione e dallo stato emergenziale, seppur con enormi sacrifici. Il confronto si può fare con semplicità valutando il panorama regionale, e non, delle aziende di trasporto pubblico, panorama che ci rappresenta situazioni drammatiche, che si stanno affrontando proprio in queste ore".

L'assessore comunale ai trasporti e alla mobilità chiede quindi che sia applicato il piano industriale sottoposto all'assemblea dei soci: "Per attuarlo non sarà più possibile far prevalere logiche territoriali, politiche e/o sindacali tese a favorire situazioni puntuali piuttosto che la salvaguardia dell'intera azienda. Tenendo in debita considerazione gli enormi sacrifici che stanno facendo e faranno i dipendenti. Ed è banale ripetere che quando si chiedono ai dipendenti tanti sacrifici, in un momento di crisi generale della società e delle famiglie, non va dimenticato che la gestione futura dei liquidatori e di chi li succederà non potrà che essere estremamente sobria ed orientata al risanamento aziendale. Infine - conclude Cascone - intendiamo riaffermare come, al momento della nomina del nuovo organo amministrativo, auspichiamo e pretenderemo una netta discontinuità con la gestione precedente".

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