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Sanità, De Luca presenta il Boot Camp: "Non occorre più il commissariamento"

Il governatore ha presentato, al Ruggi d'Aragona di Salerno, il kit di addestramento per i neo genitori della Campania con consigli e suggerimenti utili per le famiglie con bambini e bambine “dentro e fuori la pancia di mamma”

E’ stato presentato questa mattina, presso la Sala Scozia dell’azienda aspedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno,  il “Boot Camp”, un vero e proprio kit di addestramento per i neo genitori della Campania con consigli e suggerimenti utili per le famiglie con bambini e bambine “dentro e fuori la pancia di mamma”. 

L’iniziativa

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e l’assessore regionale alle Pari Opportunità Chiara Marciani hanno consegnato i primi kit al reparto di Ostetricia e Ginecologia di Salerno accompagnati dal direttore generale del Ruggi, Giuseppe Longo, per promuovere iniziative di sostegno e indicazioni di buone pratiche rivolte ai neo genitori per renderli sempre più consapevoli del loro ruolo per la salute dei figli e per la promozione del loro benessere. “L’azione di sensibilizzazione, soprattutto verso i neo genitori della Campania, su azioni e strumenti messi in atto a favore della salute del loro bambino – ha dichiarato l’assessore Marciani - ha l’obiettivo di renderli consapevoli dell’impegno per uno sviluppo sano e privo di rischi per la sua alimentazione e per la salvaguardia del suo benessere”. Entusiasta Longo che ha sottolineato come l’avvio di questo progetto al Plesso Ruggi, in un punto nascita che conta circa 2000 nascite ogni anno, sia un ulteriore passo in avanti nel percorso dell’umanizzazione e dell’assistenza sanitaria. “E’ uno strumento di notevole importanza di cui si dotano le famiglie: a volte, infatti, si ritiene che l’assistenza sanitaria sia solo terapia e diagnostica. Invece avviare una corretta comunicazione, cercare di guidare in questa fase i neo genitori con consigli utili e corretti è fondamentale”.

Le anomalie

A margine dell’inaugurazione, De Luca si è soffermato su due criticità di carattere regionale: “In Campania scontiamo due gravi anomalie: la grande quantita' di parti cesarei per le primipare e i casi di diabete infantile". Poi è entrato nel merito: "In alcuni ospedali pubblici della regione Campania, i cesarei arrivavano anche al 60% dei casi. In alcune cliniche private convenzionate arrivavamo al 95% cioè ogni donna che entrava in una clinica era quasi obbligata a fare un cesareo, perchè veniva condizionata e non informata, perchè le cliniche dovevano risparmiare e non bisogna perdere tempo. Si tratta di un vero delitto oltrechè una situazione di assoluta inciviltà. Abbiamo messo in piedi anche delle penalità per raggiungere degli standard che ci siamo prefissi. L'obiettivo che dobbiamo raggiungere è quello fisiologico del 24% su base regionale di parti cesarei per le primipare. Altra criticità riguarda il livello di diabete infantile. La Campania è al primo posto in Italia per il diabete infantile. Bisogna imporre un regime alimentare corretto perchè quando si diventa più grandi e adolescenti diventa molto più complicato correggere patologie che sono andate crescendo con gli anni".

Il commissariamento

Inevitabile per il governatore soffermarsi sul possibile commissariamento della sanità a livello regionale: “Il commissariamento doveva già finire a luglio dello scorso anno. La Regione ha chiesto, il 18 luglio del 2018, che terminasse il commissariamento per la semplice ragione che non c'è più nessun motivo per averlo. La Regione è stata commissariata dieci anni fa perché aveva accumulato 8 miliardi di euro di debiti nella sanità e perché la gestione corrente del bilancio sanitario, produceva sempre debiti". "Oggi  - prosegue De Luca - abbiamo alle spalle cinque anni di attivo di bilancio della sanità campana, quindi bilancio strutturalmente risanato ed abbiamo avuto un avanzamento incredibile per quanto riguarda la griglia dei livelli essenziali di assistenza. Dunque - conclude De Luca -  non c'è più nessuna ragione per mantenere il commissariamento".   

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