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Appalti e corruzione, M5S all'attacco: "Questo è il sistema Salerno". Il centrodestra: "Napoli si dimetta"

Esplode la polemica dopo l'inchiesta della Procura salernitana che, questa mattina, ha provocato un vero e proprio terremoto a Palazzo di Città

Arrivano, inevitabilmente, le reazioni politiche a seguito dell’inchiesta della Procura di Salerno che ha provocato un vero e proprio terremoto politico a Palazzo di Città, a seguito dell’arresto dell’assessore alle politiche sociali ed attuale consigliere regionale di Campania Libera Nino Savastano. Coinvolti anche dirigenti comunali e rappresentati di cooperative. 

Il M5S all’attacco

A scagliarsi contro la gestione del Comune è il Movimento Cinque Stelle. “Le ricostruzioni della procura - dichiara il senatore Andrea Cioffi - prospettano un sistema strutturato di clientele che inquina l’immagine delle istituzioni locali ed appare di una gravità assoluta. L’inchiesta ricostruisce circostanze che fanno capo al Consigliere Regionale di Campania Libera Nino Savastano, tra l’altro anche assessore alle politiche sociali del comune di Salerno, che è finito agli arresti domiciliari a causa dei presunti appalti illeciti concessi dall’amministrazione comunale alle società cooperative. Usare il sistema degli appalti per indirizzare risorse a favore di alcuni soggetti predeterminati è una pratica che va, se provata, condannata senza sconti”. Gli fa eco il deputato Nicola Provenza: “Le indagini disegnano uno scenario inquietante e descrivono una realtà nella quale le funzioni pubbliche venivano asservite ai propri interessi personali. Altre ventotto persone sono coinvolte e per alcune di loro è persino previsto l’obbligo di dimora al di fuori del territorio comunale. Gli indagati sono accusati a vario titolo di turbata libertà degli incanti, induzione indebita, associazione per delinquere e corruzione elettorale.Abbiamo proposto nella recente tornata elettorale un nuovo laboratorio politico basato sulla competenza e sull’assoluta legalità proprio in contrapposizione al “sistema” di clientele e favori che soffoca i principi di democrazia e che non consente l’espressione di un voto libero”.

Per il deputato Angelo Tofalo “le notizie apprese stamattina provocano effetti dirompenti sul corpo elettorale, peraltro già sfiduciato dalla mancanza in città di un dibattito politico aperto e partecipato.Esprimiamo il nostro grazie alle Forze di Polizia per il lavoro svolto e poniamo massima fiducia nella magistratura con l’auspicio che si faccia presto chiarezza sui fatti contestati e soprattutto su personaggi che, con il loro carico di pesanti imputazioni, potrebbero rivestire presto addirittura incarichi istituzionali. La coerenza del nostro impegno politico si muoverà sempre, con rinnovato vigore, nella direzione dell’ascolto e della proposta concreta, ma soprattutto nella volontà di rappresentare un presidio di legalità all’interno delle istituzioni locali”. “Sarebbe infine auspicabile, in relazione alla gravità dei fatti emersi nell’indagine, che il Partito Democratico assumesse con estrema chiarezza una posizione netta rispetto a ciò che viene pomposamente definito modello Campania o modello Salerno. Scelga il Pd quale riferimento amministrativo preferisce, se quello ispirato alla legalità o quello intriso da opacità gestionale”, concludono in coro i deputati Tofalo e Provenza e il senatore Cioffi.

L'opposizione

I consiglieri del centrodestra Michele Sarno, Domenico Ventura, Roberto Celano e Dante Santoro: "Alla luce di quanto accaduto oggi a Salerno , pur nel rispetto del principio di non colpevolezza, invitiamo il Sindaco Napoli ad assumere un atto di lealtà nei  confronti della comunità Salernitana. In tal senso gli chiediamo di presentare le proprie dimissioni al fine di chiarire la vicenda".  

Il deputato Gigi Casciello sui social network: "Non smetterò di essere garantista perché nelle maglie dell giustizia sono finiti il consigliere regionale Nino Savastano, il sindaco di Salerno, Felice Marotta e altri. Quindi che la giustizia faccia il suo corso presto e bene per accertare la verità. Ma una domanda bisogna pur porla e porsela: perché la Procura ha atteso l’esito delle elezioni? E ciò che inquieta è piuttosto la connessione stretta che emerge tra l’apparato amministrativo del Comune e quello politico, una “simbiosi” che spiega una gestione che regge e si autoalimenta dal ‘93. Questo è il punto serio e che avrebbe dovuto far riflettere i salernitani sulla necessità di un’alternanza che garantisce sempre di più".

L’europarlamentare Lucia Vuolo sostiene: "Probabilmente stavano ancora festeggiando la vittoria elettorale. Una vittoria arrivata con percentuali importanti e che potrebbe fare il paio con gli avvisi di garanzia, arrivati stamane a Salerno. La magistratura ha indagato su associazioni, giunta e dirigenti, finanche sull’appena rieletto sindaco. L’architetto salernitano, attuale primo cittadino, vuole attendere gli esiti delle indagini. Esprimo però seria preoccupazione per quanto sta emergendo. Penso che una città che De Luca e compagni definiscono “europea” non dovrebbe in alcun modo, per nessuna ragione, subire umiliazioni del genere. Il nostro ordinamento spiega la presunzione di innocenza, ma in Europa ci sono gesti di moralità (dimenticata?) che sono il minimo possibile. O magari costoro pensano che l’inaugurazione di una Piazza sia l’unico motivo per definirsi “europei”?". 

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