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Disagi all'Asl per i portatori di handicap: Provenza scrive a Squillante

Il presidente della commissione Politiche Sociali del Comune di Salerno ha inviato una lettera ai vertici dell'Asl per avere chiarimenti sulla disavventura del signor Giuseppe Gentile

Il presidente della Politiche Sociali del Comune di Salerno, Luciano Provenza, esprime con una lettera inviata ai vertici dell'Asl il proprio disappunto, per quanto accaduto al giovane salernitano Giuseppe Gentile, in occasione del rinnovo della patente di guida speciale, per portatori di handicap. Nella struttura, sita in via Martin Luther King, il signor Gentile ha dovuto affrontare un vero e proprio calvario, a motivo della disorganizzazione del servizio. Per Provenza: "non è sufficiente manifestare solidarietà, occorre intervenire con forza e determinazione, al fine di tutelare quei cittadini salernitani che vivono, per cause indipendenti dalla loro volontà, rilevanti condizioni di disagio".

Per questo motivo convocherà, nei prossimi giorni, un incontro con i responsabili della struttura di via Martin Luther King, al fine di trovare risposte adeguate ai seguenti quesiti. Come mai non viene rispettato l’orario di visita fissato per un disabile, che puntualmente deve attendere qualche ora prima di essere chiamato? come mai, all’interno della struttura, non è stata predisposta un’adeguata sala di attesa, tale da consentire ai disabili, muniti di stampelle, di poter utilizzare posti a sedere riservati? Come mai la prenotazione deve essere effettuata solo di persona, costringendo in tal modo i disabili a recarsi presso la struttura e non permettendo agli stessi una prenotazione telefonica o on-line?"

E continua: "Come mai per i disabili, provvisti di prenotazione, non è stata prevista una via preferenziale, atteso che, nel giorno delle visite, non si rispetta nessun ordine od orario, ma ciascun utente deposita su un tavolo incustodito la propria prenotazione, con la speranza che prima o poi qualche impiegato lo chiami ? Come mai l’ingresso e l’uscita del parcheggio non sono disciplinati e spesso resta fuori proprio un disabile con difficoltà motorie?".

Per Provenza "la condizione dei disabili, già di per se difficile, a volte viene completamente trascurata, determinando negli stessi rabbia e scoramento. In questo caso - conclude - non si tratta di effettuare chissà quale investimenti, ma solo di organizzare meglio un servizio e soprattutto di mostrare quella sensibilità, purtroppo assente in alcuni operatori sanitari". (Nella foto il presidente Provenza)

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