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Sicurezza, De Luca: "Non mi impressiona il colore della pelle o la nazionalità"

Tante le tematiche su cui si è soffermato il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto appuntamento su Lira Tv

Tante le tematiche su cui si è soffermato il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto appuntamento su Lira Tv. Per iniziare, tra quelle più calde, la sicurezza: "Due anni fa, a proposito di sicurezza, dicevo esattamente quello che ora si sta verificando nelle periferie delle grandi città. Il problema è che in Italia c’è un sistema che annulla il potere della legge: il potere della repressione non esiste più. So che questo è un termine che fa paura, ma chiunque abbia funzioni di governo sa che a un certo punto bisogna fare i conti con questo problema. Dobbiamo domandarci se vogliamo avere un paese civile, nel quale le nostre famiglie possono vivere in santa pace, o se vogliamo entrare in un contesto di paura: io sono per difendere i nostri territori, senza farmi impressionare dal colore della pelle o dalla nazionalità. - ha sottolineato  - Queste cose sono del tutte indifferenti: a noi interessa combattere i comportamenti scorretti, quale che sia la provenienza geografica di chi li commette. Chi delinque deve essere buttato fuori dalla città. A volte purtroppo non è possibile, perché ci vorrebbero centinaia di uomini delle forze dell’ordine; ma almeno cerchiamo di fare un lavoro per scoraggiare i delinquenti e per rendere la situazione quantomeno tollerabile". Cambiando argomento, ha parlato del Jobs Act: "Abbiamo perso fin troppo tempo. Credo sia giusta la scelta del Governo e che le ideologizzazioni su questa materia non servano a nulla. Resta il fatto che la modifica delle normative, di per sé, non crea lavoro. La vera preoccupazione è quella di non esasperare le tensioni sociali, perché alle imprese e al paese intero serve una condizione di pace sociale".

Riflettori puntati anche sulla vicenda eternit: "Una vicenda amara e sconcertante. La Cassazione ha opportunamente chiarito sulla questione ambientale. Purtroppo, per quanto riguarda la procedura giudiziaria, ha assunto una decisione corretta; ma questo viene vissuto dai cittadini come una provocazione e c’è tanta sofferenza e amarezza tra le famiglie. Dobbiamo aprire gli occhi su Bagnoli: è opportuno che si ragioni sulle aree più a rischio, evitando di far finta che il problema non c’è. A Bagnoli c’è un problema, così come nella Terra dei Fuochi: vediamo chi ha il coraggio di prenderlo di petto. Ed è ancora più clamorosa, in tale ottica, l’irresponsabilità della Regione Campania per la sostanziale eliminazione del registro tumori. A tal proposito, esprimo la mia soddisfazione per aver eliminato a Salerno il vecchio cementificio, dove c’era l’amianto, così come nelle chiancarelle: abbiamo ripulito una città e tutelato la salute della gente, con buona pace di tutti gli irresponsabili che non hanno capito neanche le cose essenziali", ha osservato

Si è parlato, poi di sanità, per la quale "sono esaurite le risorse, per raggiungimento del tetto di spesa, nelle Asl Napoli 1, Napoli 3 Sud e Caserta, per quanto riguarda i malati di diabete. Nelle strutture pubbliche le liste di attesa sono di 5 mesi. È un disastro totale". E ancora il primo cittadino si è soffermato sui lavori pubblici: "In una regione in cui si registrano fenomeni criminali legati anche agli animali, come commercio, corse e battaglie, noi siamo orgogliosi di avere non solo un bellissimo luogo di accoglienza come il canile a Monte di Eboli, ma da domani anche un’area di sgambamento e di gioco per i cani a via Carnelutti; e una seconda area nascerà nel parco che stiamo realizzando nel quartiere Italia. È un gesto di grande civiltà e di pacificazione con la natura. Ne approfitto per ricordare a qualche squinternato che siamo tra le città che hanno realizzato più verde pubblico: faremo un calcolo delle essenze vegetali che abbiamo piantumato in città".

Infine, la stoccata contro la Regione: "La Sicilia ha strappato a Salerno, al Cilento, a Pollica la rappresentanza per la Dieta Mediterranea all’Expo 2015. Questo perché, come al solito, la Regione Campania dorme. Non ci sono parole: in Campania si fanno 4 anni e mezzo di ritardi e 6 mesi di “ammuina” in vista delle nuove elezioni", ha concluso.

 

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