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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Staccionate sulle spiagge, arriva l'ordinanza del Comune. Avella: "Primo passo verso riqualificazione complessiva"

"Questo è solo il primo passo verso la riorganizzazione complessiva delle strutture balneari. In sede di Consiglio comunale proporremo di liberare la visuale del mare da edificazioni risalenti agli anni sessanta", ha dichiarato il consigliere Avella

"Le zone concesse possono essere delimitate perpendicolarmente alla linea di costa fatta salva la fascia dei 3,00 metri dalla battigia con sistema a giorno ad altezza non superiore a metri 1,30 che non precludano, in ogni caso, la visuale al mare e laterale del paesaggio. In tal senso, le delimitazioni tra arenili contigui (liberi o in concessione che siano) dovranno essere realizzate con paletti in legno, regolarmente distanziati tra loro, collegati con cordame/sagola tarozzata. È espressamente vietato il posizionamento/installazione di palizzate/recinzioni". L’Ordinanza del 3 maggio dello STU – Ufficio Demanio del Comune di Salerno, mette un punto alla vicenda che ha tenuto banco nei giorni scorsi, sulle barriere e le staccionate presenti sulle spiagge cittadine.

Il commento

Il consigliere comunale del Psi Rino Avella, commenta così l'ordinanza del comune. “L'ordinanza del 3 maggio da noi caldeggiata contiene gli elementi necessari alla sistemazione, finalmente degna e civile, degli arenili in concessione. La regolamentazione delle spiagge è aspetto necessario. Tanto premesso dispiace, però, constatare che ai concessionari sia necessaria una Ordinanza per proporre un modello moderno di gestione". E ancora: "in assenza di tale precisazione vincolante avremmo assistito nuovamente a scelte non consone e non adeguate. Vecchie, anacronistiche ed improponibili in relazione – soprattutto - al vantaggio offerto dalla grande opera pubblica di ripascimento e riqualificazione soprattutto a coloro che, offrendo servizi, sulle spiagge realizzano attività economiche". Questo è solo il primo passo "verso la riorganizzazione complessiva delle strutture balneari. In sede di Consiglio comunale proporremo di liberare la visuale del mare da edificazioni risalenti agli anni sessanta e non più compatibili con la visione di sviluppo e modernità che abbiamo di Salerno". 

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