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Aumento tumori nel Cilento: due interrogazioni di Castiello

Per il senatore del Movimento Cinque Stelle non è l’abbandono della Dieta Mediterranea a scatenare tanti casi di neoplasie soprattutto nei distretti sanitari di Vallo e Sapri

Dopo i dati emersi da uno studio svolto dai medici di base della cooperativa Parmenide sull’aumento dei tumori nel Cilento, il senatore del Movimento Cinque Stelle Franco Castiello ha presentato due interrogazioni ai Ministri dell’Ambiente e della Salute, e al Ministro dello Sviluppo Economico.

L’annuncio

Per Castiello non è l’abbandono della dieta mediterranea a scatenare tanti casi di neoplasie soprattutto nei distretti sanitari di Vallo e Sapri. Le cause vanno ricercate altrove. Bisogna indagare sul transito dell’acqua potabile in tubazione di cemento amianto che hanno superato i cinquant’anni di età. “Ricerche scientifiche canadesi e statunitensi – sottolinea l’esponente del M5S – hanno accertato la solubilizzazione dell’acqua: non è la sola inalazione ma l’ingestione a costituire un fattore scatenante delle neoplasie. Dai dati della cooperativa dei medici di base risulta che la maggior parte dei tumori nel Cilento coinvolge l’apparato gastrointestinale”. E ancora: “Oltre ad una prima interrogazione ai ministri dell’ambiente e della salute – aggiunge – ho presentato una seconda interrogazione al ministro dello sviluppo economico che ha competenza anche in materia di poste e telecomunicazioni nella quale faccio riferimento a rischio oncologico connesso alle onde elettromagnetiche che si preannunciano in forte aumento nell’autunno prossimo, quando il passaggio dal sistema G4 al sistema G5 con l’unificazione della telefonia mobile a quella fissa si accompagnerà un forte incremento delle onde” conclude Castiello.

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