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Poche vaccinazioni a Mercato San Severino, Romano: "Ennesimo fallimento del Comune"

Il coordinatore del Movimento Civico Sanseverinese critica il modus operandi dell'Amministrazione comunale rispetto alla campagna vaccinale in corso

“La situazione di abbandono e di decadenza del sistema sanitario della nostra città è inesorabilmente sempre più grave. Le responsabilità dell’Amministrazione comunale sono gravi”. Lo afferma Giovanni Romano, coordinatore del Movimento Civico Sanseverinese, alla luce dei disagi che si starebbero verificando nella campagna di vaccinazione a Mercato San Severino.

Le critiche

Romano entra nel merito delle problematiche: “Abbiamo assistito, nelle scorse settimane, ad un patetico balletto di protagonismi da parte di amministratori incapaci che hanno aggravato la già difficile situazione di emergenza sanitaria. Ci sono volute due settimane e infinite polemiche per individuare il centro vaccinale mentre altri Comuni limitrofi avevano rapidamente già iniziato a vaccinare le persone anziane e fragili. Come da copione, abbiamo letto trionfali comunicati stampa di auto elogio di amministratori sempre più impegnatissimi nella già iniziata campagna elettorale in vostra delle elezioni del prossimo anno. E adesso scopriamo che alla nostra Città gli organi sanitari hanno destinato appena 60 vaccini al giorno per una popolazione di circa 23.000 abitanti. È il segno evidente della assoluta inconsistenza di una Amministrazione Comunale incapace di far valere le sacrosante ragioni di una Comunità un tempo rispettata è considerata".

Per l'ex sindaco questa situazione "è una ulteriore conferma della decadenza di quello che, fino a cinque anni fa, era il Centro Pilota della Valle dell’Irno. In questi anni il nostro ospedale di Curteri è stato letteralmente smembrato con il trasferimento di intero reparto verso altre strutture dell’Azienda Ospedaliera Universitaria. Mercato S.Severino ha l’ospedale, ma la sede di Città della Medicina è stata assegnata a Baronissi! E nessuno degli “obbedienti” amministratori della nostra Città ha fiatato per contestare gli ordini del “padrone” regionale. Il nostro ospedale è stato condannato, per precise scelte politiche regionali e comunali, ad una marginalità che porterà inesorabilmente alla sua cancellazione nonostante la professionalità e i sacrifici del personale medico. La nostra città merita di ritornare ad essere quella che è stata prima della svendita a cui è stata sottoposta negli ultimi anni. Nell’immediato chiediamo, per i nostri cittadini, il potenziamento del programma di vaccinazioni, il miglioramento dell’assistenza per le persone fragili, la riqualificazione dei servizi della medicina distrettuale, il rilancio del nostro ospedale” conclude Romano.

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