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Salta il consiglio comunale, il sindaco Napoli: "Il rimpasto non c'entra nulla"

Il sindaco, Vincenzo Napoli, che rimanda al mittente le indiscrezioni su presunti mal di pancia interni alla coalizione di governo in merito al possibile rimpasto di cui si parla da tanto tempo

Nessuna fibrillazione ma solo un "incidente di percorso" superabile già mercoledì mattina, quando il consiglio si riunirà nuovamente dopo la falsa partenza di oggi. A conferma di ciò le parole del sindaco, Vincenzo Napoli, che rimanda al mittente le indiscrezioni su presunti mal di pancia interni alla coalizione di governo in merito al possibile rimpasto di cui si parla da tanto tempo. 

Il sindaco 

"Non ci sono fibrillazioni nella maggioranza - assicura il sindaco - ma solo disguidi che, grazie ad un espediente messo in campo dall'opposizione non ha consentito la celebrazione del consiglio. La minoranza, che ha forzato il regolamento a fini strumentali, si assuma le sue responsabilità. Rimpasto in giunta? Non bisogna fare un'insalata. Queste cose non c'entrano. La maggioranza si presenterà in aula e discuterà degli argomenti all'ordine del giorno. Gli aspetti politici saranno affrontati altrove". 

La replica

Piccata la replica del capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Roberto Celano: "Forse in preda allo sconforto anche il sindaco, generalmente alquanto equilibrato, quantomeno nelle dichiarazioni, dà segni di stanchezza ed inizia a farneticare, attribuendo all'opposizione la responsabilità di aver fatto "saltare" la seduta del Consiglio Comunale.  Evidentemente chi manovra i fili, il Governatore ed il figlio Piero, non gli avranno ben spiegato che, da quando esiste la politica, è la maggioranza che ha l'onere di garantire il numero legale e la minoranza ha il dovere di ostacolare provvedimenti che ritiene assunti non nell'interesse della città e, in ogni caso, non condivisibili. La verità è che in 30 anni di sistema, di gestione capillare del potere, per la prima volta la maggioranza non riesce a mantenere il numero legale in Consiglio Comunale. È un dato politico significativo. Il sistema inizia a vacillare, a sgretolarsi. Lotta di poltrone e timore di argomenti scottanti all'Ordine del Giorno hanno, evidentemente, scoraggiato colleghi di maggioranza ad essere in aula. Altro che le scuse "fanciullesche" addotte dal Sindaco a giustificazione di assenze "strategiche". Nel frattempo la città versa in condizioni di abbandono ed è, per ammissione anche dei Revisori dei Conti, sul baratro del dissesto. Si restituisca, quanto prima, la parola agli elettori per evitare ulteriori guai irreversibili alla città". 

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