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Manovra economica, Di Pietro: "Liberiamoci di questo governo"

Il leader di Italia dei Valori, a Salerno per promuovere la raccolta firme per il referendum contro l'attuale legge elettorale, ha parlato della manovra economica e dell'abolizione delle province, criticando il governo nazionale

Il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, nel corso della sua visita a Salerno, dove si è recato per promuovere la raccolta firme per il referendum per abolire l'attuale legge elettorale e per la legge di iniziativa popolare per l'abolizione delle province, non ha risparmiato attacchi al governo a proposito della manovra economica: "Questa è una manovra in cui i parlamentari stessi si sono esclusi dalla riduzione dei loro stipendi addebitando quel che dovevano ridursi loro direttamente agli elettori". Il leader dell'Italia dei Valori ha quindi aggiunto: "Noi faremo la massima ostruzione possibile. Chiediamo alla collettività di organizzare una rivolta democratica, la più ampia possibile al fine di liberarci di questo governo prima che distrugga il nostro Paese".

Di Pietro ha parlato anche del "taglio delle province", dicendo che "non cambierà nulla". Per il leader di Idv infatti "si prevede solo di trasformare le province in aree vaste. Ci sarà il presidente dell'area vasta, il consiglio dell'area vasta e così gli assessori. Cambierà solo il nome per non cambiare nulla. Noi di Idv - ha aggiunto Di Pietro - abbiamo deciso di chiedere ai cittadini di darci una mano a dare un taglio ai costi e agli sprechi della politica. Stiamo raccogliendo le firme per abrogare questa legge elettorale, in modo da dare ai cittadini la possibilità di scegliere chi mandare in Parlamento e chi a casa".

Abolire quindi l'attuale legge elettorale: "Noi vogliamo un Parlamento in cui gli eletti siano espressione diretta degli elettori e che sanno che dovranno tornare a casa se tradiscono il mandato. Dobbiamo imporre alcune regole che questo Parlamento non farà mai, ma che noi se potessimo avere una golden share di una maggioranza parlamentare ci impegniamo ad assicurare nei primi 100 giorni, come il divieto di plurimi mandati, due, massimo tre; il divieto di doppi incarichi e, soprattutto, la certezza che se vuoi essere candidato devi avere la fedina penale pulita e se sei sotto processo non puoi amministrare. In Parlamento - ha concluso il presidente di Idv - ci deve essere la migliore società".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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