rotate-mobile
social Centro / Via Velia

XXV Aprile: l'Anpi dedica un largo alla Festa della Liberazione

Intanto, il sindaco Napoli ha voluto lanciare un messaggio in occasione del 25 Aprile: "La Celebrazione della Liberazione Nazionale è in primo luogo la preziosa occasione per rinnovare l’eterna gratitudine a coloro che, militari o civili, consacrarono la loro vita alla lotta contro il nazifascismo ed alla conquista della libertà"

Questa mattina l'Anpi di Salerno, in occasione della Festa della Liberazione, ha voluto dare segnale di disobbedienza civile apponendo una targa che intitola il largo tra via Velia e corso Garibaldi quale largo 25 Aprile. "Uno dei compiti istituzionali dell’Anpi è lo stimolo alla tutela e a rafforzare la memoria storica relativa al contributo di uomini e di ideali dell’Antifascismo e del Movimento Resistenziale nel suo complesso - hanno spiegato dall'associazione - E’ però un vulnus, per i tanti democratici e antifascisti salernitani, che non vi sia nel nostro Capoluogo, aldilà di alcune strade e alcune storiche lapidi, un luogo simbolico che racchiuda in sé la memoria storica della partecipazione dei salernitani alla Liberazione e il loro contributo in caduti".

La manifestazione

"La nostra ricerca, come Anpi provinciale, ci ha permesso di elencare i caduti salernitani, nati nei comuni della provincia di Salerno, in attività di Resistenza, Lotta di Liberazione, Prigionia nei Lager, che sono al momento 125 tra i quali, 9 Medaglie d’Oro, 28 Medaglie d’Argento, 39 Medaglie di Bronzo, numeri non definitivi ma quanto più documentati possibile - continuano dall'Anpi - Per questo motivo abbiamo rappresentato a dicembre 2020 al sig. sindaco di Salerno questa esigenza, indicando anche un luogo, fortemente emblematico, da intitolare al XXV APRILE, con una targa o lapide così dedicata:

A memoria dei salernitani, perseguitati politici antifascisti, partigiani, combattenti, caduti nella Lotta di Liberazione nazionale

Il luogo prescelto è storicamente rappresentativo: è il largo che precede l’inizio di Via Velia, essendo al centro di Salerno, tra Piazza Portanova, dove era situato il patibolo dei martiri della Libertà del 1820 e del 1828 e il  monumento ai caduti salernitani del Risorgimento, luogo altresì dove fu posta originariamente nel 1864 la statua di Pisacane. Questa di oggi non è stata una semplice e pacifica manifestazione di disobbedienza civile ma anche una manifestazione di sollecito perché questo luogo sia effettivamente intitolato al 25 aprile. Una manifestazione però fortemente rappresentativa dello spirito civile e repubblicano dell’antifascismo salernitano, perché Salerno ricordi la Liberazione e i suoi caduti, come tappa fondamentale di un percorso che condusse alla Costituzione che ancora oggi è a caposaldo della nostra Repubblica" hanno concluso.

La celebrazione dei sindacati

Intanto, anche le segreterie provinciaili di CGIL, CISL e UIL di Salerno fanno sapere che celebreranno la Festa di Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo attraverso una serie di iniziative dal forte valore simbolico in tutte le maggiori città della provincia. In primo luogo, condividendo la richiesta dell’Anpi di Salerno, i segretari generali hanno inviato una richiesta al sindaco della città capoluogo affinché si deliberi l’intitolazione di una piazza cittadina alla data del XXV Aprile.

Le segreterie provinciali dei sindacati confederati aggiungono: "Nel resto della provincia, precisamente a Battipaglia, a Cava de’ Tirreni, Nocera , Sapri, Scafati e Vallo della Lucania, i rappresentanti delle tre confederazioni depositeranno delle corone di alloro presso i monumenti e ai ceppi dedicati ai caduti civili e di guerra. A Salerno, dopo la cerimonia sotto la lapide di Palazzo Sant.Agostino con il prefetto, il sindaco, il presidente della Provincia e il presidente dell’Anpi di Salerno, una delegazione del sindacato confederale apporrà una corona ai piedi del monumento di Giovanni Amendola, in Via Roma. Per CGIL, CISL e UIL il ricordo della data della Liberazione e lo spirito che accompagnò la lotta partigiana, deve essere esempio per un’azione collettiva per vincere la battaglia contro gli effetti sanitari, economici e sociali della pandemia da Covid-19".

Il messaggio del sindaco

Anche il sindaco Vincenzo Napoli ha voluto lanciare un messaggio in occasione del 25 Aprile: "La Celebrazione della Liberazione Nazionale è in primo luogo la preziosa occasione per rinnovare l’eterna gratitudine a coloro che, militari o civili, consacrarono la loro vita alla lotta contro il nazifascismo ed alla conquista della libertà. Il loro sacrificio riscattò l’onore nazionale chiudendo una delle fasi storiche più vergognose e crudeli della nostra storia. Il trascorrere del tempo alimenta fake news, negazionismi, nostalgie che offendono la memoria dei martiri per la democrazia e la giustizia. Il fascismo distrusse le libertà personali e collettive, alimentò odio e violenza, promulgò, con la complicità dei Savoia, le infami leggi razziali, scatenò una sanguinosa guerra civile. La Resistenza - ha sottolineato il sindaco - restituì al popolo italiano la sua fierezza e la sua dignità. Donne ed uomini di ogni estrazione sociale e politica condussero una guerra coraggiosa e senza risparmio di forze fino alla vittoria finale: l’abbattimento della dittatura e la liberazione nazionale. Se oggi noi viviamo in una Nazione libera, democratica, civile lo dobbiamo a quegli eroi alla cui memoria c’inchineremo per sempre. Questa Memoria è ancora più sacra nella nostra comunità. Salerno, già Capitale d’Italia, ed i salernitani hanno svolto un ruolo fondamentale in questo processo di riscatto storico e civile. Proprio a Salerno i partiti politici impegnati contro il fascismo decisero di unire tutte le forze nel comune intento di liberare la Patria dall’invasore straniero e dalla dittatura. Una sintesi eroica di nobili intenti, pur nella profondità delle differenze ideologiche e partitiche, che diede uno slancio decisivo alla lotta di liberazione nazionale ed al tempo stesso ispirò la nostra meravigliosa Costituzione Repubblicana. La nostra Carta è la sintesi dei valori sociali, civili, democratici più eccelsi: Democrazia ed Uguaglianza, Giustizia e Libertà, Progresso e Solidarietà. E’ una Costituzione che ancora oggi rappresenta un faro brillante in una fase storica complessa e tempestosa . Diceva il grande Pietro Calamandrei: La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Nel richiamo alla responsabilità personale e collettiva ravvedo ,insieme al dovere della Memoria, il significato più profondo di questa celebrazione. Non deve esser  un mero rituale retorico, ma diventare un momento di riflessione ed impegno per realizzare quegli ideali affermati nella Costituzione. Un dovere ancora più incalzante per tutti coloro che abbiano deciso di servire il bene comune nelle Istituzioni ed in tutti gli ambiti della vita quotidiana. Pur con tutte le differenze, la nostra comunità, la nostra Patria, l’umanità intera sono impegnate, oggi come allora, in una lotta di liberazione. Il nemico che stiamo sfidando è invisibile ma mortifero. Ha prodotto lutti e dolore, devastazioni sociali ed economiche. Siamo impegnati da oltre un anno in questa battaglia ed entriamo adesso nella fase  decisiva nella quale bisognerà completare la campagna vaccinale e garantire la ripresa in sicurezza di tutte le attività. La scienza, l’organizzazione logistica, la dedizione del personale, al quale esprimo gratitudine, impegnato nei servizi socio-sanitari ed essenziali sono armi potenti. Ma la più potente arma di tutte è il nostro senso di responsabilità personale e collettiva: non esistono controlli e limitazioni che tengano se non pratichiamo le regole essenziali anti Covid-19. Dunque - ha concluso Napoli - indossiamo sempre la mascherina, manteniamo le distanze ed evitiamo assembramenti. Vinceremo tutti insieme la nostra guerra contro il Covid-19. E tutti insieme torneremo nuovamente liberi e felici".

Il 25 Aprile a Castellabate

A Castellabate l'Amministrazione Comunale spiega come quest'anno, in linea con le disposizioni anti contagio, la cerimonia per la Festa della Liberazione del 25 aprile si terrà in forma ridotta e senza pubblico. Domani 25 aprile, alle ore 10:30, il sindaco facente funzioni, Luisa Maiuri, insieme a una rappresentanza delle forze dell'ordine locali, Carabinieri, Forestale, Guardia Costiera, Polizia Municipale e dell'Anmi Castellabate, procederà alla deposizione di una corona d'alloro al monumento ai Caduti del Sommergibile Velella presso il Porto di San Marco.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

XXV Aprile: l'Anpi dedica un largo alla Festa della Liberazione

SalernoToday è in caricamento