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Balneabilità in Campania: conclusi i controlli pre-stagionali, i dati nel salernitano

Criticità, in particolare, sono emerse in Costiera amalfitana a Positano (tratto “Spiaggia Grande”), Furore (“Le Porpore”), Praiano (“Praiano”), Maiori (“Maiori 2”), a Sapri (“Lungomare di Sapri”) nel Cilento

Sono stati completati i controlli istituzionali dell’Arpa Campania sulla salubrità delle acque di balneazione lungo l’intero litorale della Campania, ad aprile. Parliamo dei controlli “pre-stagionali” effettuati a norma di legge per poter disporre di un primo dato sulla balneabilità ad apertura della bella stagione. Sono poco più di 380 i campioni di acqua di mare prelevati dai tecnici dell’Agenzia dei Dipartimenti di Caserta, Napoli e Salerno a bordo della flotta nautica, coordinata dalla UO Mare della Direzione Tecnica, per la ricerca dei parametri batteriologici (Escherichia Coli ed Enterococchi intestinali) ritenuti dall’Organizzazione mondiale della sanità indicatori di inquinamento fecale e pertanto determinati la balneabilità di ciascuna acqua adibita all’uso balneare della Campania.

I superamenti del limite per i parametri microbiologici

Criticità, in particolare, sono emerse in Costiera amalfitana a Positano (tratto “Spiaggia Grande”), Furore (“Le Porpore”), Praiano (“Praiano”), Maiori (“Maiori 2”), a Sapri (“Lungomare di Sapri”) nel Cilento, in Costiera sorrentina in tre acque di balneazione del comune di Massa Lubrense (“Marina della Lobra”, “San Montano”, “Marina di Crapolla”) e una del Comune di Sant’Agnello (“Punta San Francesco”), a Bacoli (“Marina Grande”) ed Ercolano (“La Favorita”) nel Napoletano. Per la provincia di Caserta non sono stati registrati valori microbiologici difformi dai limiti normativi. In totale nel solo mese di aprile sono stati riscontrati valori superiori ai limiti di legge in sedici acque di balneazione, incluse alcune già interdette all’uso balneare in quanto risultate di qualità scarsa nell’ultima classificazione regionale, è il caso di Minori (“Minori”), Pontecagnano Faiano (“La Picciola”), Salerno (“Est Fiume Irno”) in provincia di Salerno e di Castellammare di Stabia (“Ex Cartiera”), Torre Annunziata (“Nord Foce Sarno”) nel Napoletano. Colpisce la non conformità di alcuni tratti di mare che non hanno mai fatto segnalare criticità negli ultimi anni, come Marina Grande di Bacoli e Marina di Crapolla a Massa Lubrense.

La non balneabilità

Per le acque risultate temporaneamente non balneabili, le cause dei superamenti dei valori microbiologici normativi con molta probabilità sono da attribuire in maniera diretta o indiretta agli eventi piovosi verificatisi nei giorni antecedenti i prelievi, eventi che hanno messo in evidenza problemi infrastrutturali degli impianti o dei collettori fognari. Lo sforamento dei valori per la maggior parte dei casi registrati nella Costiera amalfitana può essere stato legato a problemi di scarico degli sfiori di emergenza e in altre situazioni a malfunzionamenti degli impianti di depurazione, come il caso di Comune di Minori che è impegnato nel ripristino funzionale dell’impianto di depurazione. Il divieto a Maiori invece risente con molta probabilità dell’influenza della foce del fiume Reginna Major. Per Maiori viene confermato l’evento inquinante anche nel prelievo effettuato ad inizio maggio, pertanto resta in vigore l’ordinanza di divieto alla balneazione. Persiste il divieto di balneazione anche a Praiano nell’acqua di balneazione omonima in cui sono presenti scarichi di impianti di depurazione in condotta sottomarina. Situazione critica anche per il Comune di Sapri con il rientro dei valori microbiologici del prelievo effettuato a fine aprile ma attualmente di nuovo in divieto di balneazione dopo il controllo routinario previsto ad inizio maggio. Una situazione che si verifica da anni in un determinato punto del lungomare di Sapri in corrispondenza del Torrente Ischitello che sversa a mare materiale inquinante a seguito di eventi piovosi, problematica attenzionata dall’amministrazione comunale che ha in itinere progetti al vaglio della Regione per la risoluzione definitiva della criticità.

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