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Salerno: la leggenda del Crocifisso e della conversione di Barliario

Sono tante le leggende riguardanti alla figura del mago Pietro Barliario, il fantomatico mago che, insieme al diavolo, riuscì a costruire gli Archi dei Diavoli in una sola notte. Una delle più famose è quella legata alla sua conversione

Sono tante le leggende riguardanti alla figura del mago Pietro Barliario, il fantomatico mago che, grazie ad un patto con il diavolo, riuscì a costruire gli Archi dei Diavoli in una sola notte. Una delle più famose è quella legata alla sua conversione.

La leggenda

Pur essendo un uomo privo di scrupoli, Pietro era molto legato ai suoi piccoli nipoti Fortunato e Secondino. Secondo la leggenda due si trovarono, un giorno, nel laboratorio del mago senza supervisione e, spinti dalla curiosità infantile, cominciarono a spulciare alcuni libri di magia finchè non trovarono un libro con impressa la figura del demonio a causa della quale morirono improvvisamente.

Quando Barliario tornò e vide i due nipotini morti impazzì dal dolore finchè, spinto dal rimorso, si trascinò nella vicina Chiesa di San Benedetto dove passò tre giorni e tre notti a pregare chiedendo perdono al Crocifisso dipinto sull'altare. All'alba del terzo giorno avvenne il miracolo: la Testa del Corcifisso si chinò in segno di perdono. Da quel momento Barliario si convertì e si ritirò in convento dove divenne monaco. Il miracolo non tardò a diffondersi in giro ed attirò tantissimi pellegrini che giungevano a Salerno per ammirare il Crocifisso miracoloso oggi conservato presso il Museo Diocesano. Ogni anno a Salerno si ricorda il miracolo del Corcifisso con l'omonima fiera.

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