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Le Caretta Caretta "incantano" il Cilento, ma i pericoli sono a un passo dal mare: la colpa è dell'uomo

"Una volta raggiunto il mare devono vedersela con nemici sempre più agguerriti. Ma non predatori naturali, bensì plastica, ami, lenze, reti, imbarcazioni che sfrecciano sull'acqua - ha osservato un volontario dell'Enpa di Salerno

Se è vero che il Cilento si conferma il paradiso delle Caretta Caretta con i 20 nidi già accertati quest'anno, lo stesso non si può dire del nostro mare che, presto, centinaia piccole tartarughe raggiungeranno con la loro corsa verso la libertà.

L'osservazione

"Una volta raggiunto il mare devono vedersela con nemici sempre più agguerriti. Ma non predatori naturali, bensì plastica, ami, lenze, reti, imbarcazioni che sfrecciano sull'acqua - ha osservato un volontario dell'Enpa di Salerno - I risultati sono mutilazioni, fratture e morte. Basterebbe rinunciare ogni tanto a un piatto a base di pesce o non usare plastica e monouso. Alcune tartarughe ferite cercano di sopravvivere recuperate e condotte per le cure al centro Anton Dohrn. Altre sono state ancora meno fortunate". Una realtà amara e, purtroppo, ancora assolutamente attuale: la plastica o, per meglio dire, l'inciviltà umana continua a mettere in continuo pericolo le tartarughe e le altre creature del mare.

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